Da domenica 30 agosto prenderanno il via gli avvicendamenti in alcune parrocchie della Diocesi annunciati dal vescovo lo scorso giovedì santo a conclusione della Santa Messa Crismale.

Domenica 30 alle ore 19.00 si terrà l’ingresso del nuovo parroco di Xitta, don Vito Lombardo;

 il 6 settembre sempre alle ore 19.00 nel corso della concelebrazione eucaristica si terrà il rito d’ingresso di mons. Gaspare Gruppuso nella parrocchia di Cristo Re nel quartiere di San Giuliano ad Erice Casa Santa;

 il 13 Settembre alle ore 18.00 ingresso del nuovo parroco nella comunità parrocchiale di Crocci: si tratta di don Leonardo Bonventre.

Domenica 20 Settembre alle ore 11.00 con una solenne concelebrazione eucaristica s’insedierà nella parrocchia Nostra Signora di Loreto nel quartiere di Villa Rosina il nuovo parroco don Alberto Genovese mentre alle ore 18.30 farà il suo ingresso in parrocchia don Alessandro Damiano, nuovo parroco della parrocchia “Santa Teresa” a Trapani.

Sabato 26 Settembre nella parrocchia San Michele Arcangelo ad Erice Casa Santa farà ingresso il nuovo parroco don Franco Vivona.

Domenica 27 sempre alle ore 18.30 ingresso del nuovo parroco delle parrocchie San Giuseppe e Santa Lucia a Fulgatore, mons. Gaspare Impastato.

Domenica 4 ottobre alle ore 18.00 ingresso del nuovo parroco nella parrocchia Maria Santissima Assunta di Alcamo: si tratta di don Antonino Treppiedi.

Sabato 17 ottobre alle ore 18.00 ad Alcamo s’insedia il nuovo parroco della parrocchia “Gesù Cristo Redentore” don Francesco Finazzo mentre domenica 18 ottobre alle ore 10.00 si terrà il rito d’ingresso di don Benedetto Cottone, nuovo parroco della parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” di Trapani.

Gli avvicendamenti, aveva spiegato il vescovo, si erano resi necessari sia per obbedire allo spirito della legge della Chiesa che prevede l’avvicendamento periodico dei parroci e di coloro che rendono un servizio diocesano sia perché alcuni sacerdoti hanno compiuto il 75° anno di età e quindi lasciano, secondo la legge della Chiesa, il ministero attivo alla guida delle comunità parrocchiali.

“Chi è chiamato a così alto ministero come quello del sacerdote non è a tempo e non riveste le mansioni di un funzionario che, a conclusione della sua carriera professionale, va in pensione – ha affermato il vescovo in una lettera ai sacerdoti anziani - Il sacerdote non va mai in pensione. Grazie don Messana, don Ferrante, don Di Stefano, don La Puma, don Campo, don Scavuzzo, don Scandariato, mons. Raineri, don Viola, Mons. Navarra, Mons. Giordano e Mons Roccia per il servizio disinteressato, fedele e a volte sofferto che avete reso alle comunità di cui siete stati per lungo tempo pastori e guide. Il Signore vi ricompensi largamente, vi dia gioia interiore, vi carichi di tutto l’affetto e la stima dei confratelli presbiteri, del vostro vescovo e di tutto il popolo santo di Dio.” Alle comunità che si stanno preparando in queste settimane con tridui di preghiera e momenti di fraternità all’avvicendamento dei parroci, il vescovo ha ricordato che la difficoltà del distacco sarà ricompensata da gioia e nuovo slancio pastorale: “sono certo che questo ricaricherà gli animi di ottimismo e di speranza poiché è il sacerdozio di Cristo che viene accolto nella persona del parroco – afferma - possiamo tutti insieme acclamare con le parole del salmista Benedetto colui che viene nel nome del Signore".