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Messaggio agli studenti per il nuovo anno scolastico PDF Stampa E-mail
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luned́ 14 settembre 2009
Caro amico, cara amica,  la Chiesa ti è amica...

Come ogni anno, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, il vescovo di Trapani Francesco Micciché, ha indirizzato un messaggio agli studenti delle scuole della Diocesi che sarà distribuito, in una simpatica versione grafica, attraverso gli insegnanti di religione cattolica.

Insieme alla lettera, un segnalibro " giovane e chiesa: accoppiata vincente" ripercorre in un linguaggio semplice, adatto ai più giovani, il tema del piano pastorale "Voi siete il Corpo di Cristo. La Chiesa dalla Carità, la Carità nella Chiesa".

Ai giovani il vescovo ha lasciato anche un indirizzo e-mail per eventuali domande o proposte.

 Agli studenti Anno Scolastico 2009/2010

 

Caro amico/a studente,

all’inizio del nuovo anno scolastico mi piace rivolgermi a te che vivi una stagione così bella e fondamentale della vita con un pizzico d’incoscienza e insieme con trepidante attesa e tanta speranza per il futuro.

Sono consapevole che i cambiamenti legislativi, più o meno condivisibili, che intersecano il mondo scolastico hanno il sapore amore di un disagio più grande che attraversa tutta la scuola nel nostro paese. Sono qui per dirti che la Chiesa ti è amica, che questa nostra Chiesa trapanese vuole darti una mano e vuole starti vicino non per imbonirti di precetti o proibizioni né con la pretesa di giudicarti ma per camminare insieme. Gesù ha promesso ai suoi discepoli: “Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.

La Chiesa rende presente Gesù, vivo in mezzo a noi, e rende attuale il messaggio di amore e di speranza che Egli è venuto a portare nel mondo. Non so quale esperienza di Chiesa tu hai fatto o stai facendo, quale esperienza di Dio si è fatta strada dentro di te, quali cristiani hai incontrato e quale immagine di Chiesa ti sei formato. Noi, con tutta la comunità ecclesiale trapanese, ci siamo impegnati quest’anno a vivere la nostra esperienza di Chiesa testimoniando la cordialità, la compassione, la comunicazione chiara e trasparente di noi stessi unita alla consapevolezza della nostra identità, la cura del patrimonio di beni e di vita che sono la nostra storia, il desiderio di collaborazione e di corresponsabilità, l’ansia di comunione e di unità. Sono otto atteggiamenti che crediamo possano fare la differenza tra una Chiesa che spesso appare come un’ istituzione fredda e burocratica e una Chiesa che si fa prossimo di ogni uomo, soprattutto del più debole, ricca di umanità, di saggezza, di umiltà. Una Chiesa senza giovani è una Chiesa senza futuro e senza speranza. Tu, caro giovane, non sei un di più né un intralcio nella Chiesa. Non solo sei il benvenuto ma rappresenti con la tua presenza, la freschezza, la generosità, la spontaneità, la gioia di vivere e insieme la complessità del tempo che ci troviamo a vivere. Vorrei che conoscessi la Chiesa per quello che veramente è, al di là degli stereotipi.

Ti prego di non fermarti mai alla superficialità e prova a conoscere la Chiesa veramente, non solo nei suoi aspetti umani segnati dal peccato e dagli errori o peggio dagli scandali. Pensa alla schiera innumerevole di persone sante, ai giusti votati al bene, a tutte quelle persone disinteressate, umili, capaci di grandi gesti di amore che hanno saputo e sanno spendersi per un mondo più giusto, più vivibile, più umano. Quanti cristiani, anche per ora, in tanti paesi del mondo, continuano a dare la vita per la testimonianza mite di amore e carità! Anche tu, come me che ho il mandato di essere Apostolo di questa Chiesa, sei un battezzato e quindi sei parte viva della Chiesa. La tua parrocchia ti aspetta, ha bisogno del tuo apporto, anche della tua critica. Facci sentire la tua voce con le tue osservazioni, le tue critiche. Il tuo essere giovane non è minaccia ma ricchezza.

Ti sei mai chiesto verso dove stai andando? Hai un orientamento sicuro? Pensi di farcela da solo? Accogli in maniera acritica tutto quello che il mondo ti offre? Pensi di poter acquisire gli strumenti per sapere bene discernere tra ciò che è passeggero e passa e ciò che invece è valido ed è per sempre? Il mio credo la Chiesa come Una, Santa, Cattolica cioè universale e Apostolica perché fondata sul collegio apostolico, è un credo che oggi assume il tuo volto, quel volto di Gesù che tu rappresenti per me.

Anch’io, come Apostolo e vescovo di questa Chiesa, sono qui per te, per servirti con tutto l’ardore del mio cuore spendendo tutto me stesso, il mio tempo, le mie energie.

Ti voglio un gran bene e prego per te. Ti chiedo la carità di volermene un po’ anche tu.

Il tuo vescovo

 + Francesco

 

 

Nell'area download del sito la versione grafica della lettera e del segnalibro

 
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