La lettera dell'Ufficio Diocesano per l'Ecumenismo e il dialogo diretto da mons. Antonino Adragna

"... Per affrontare a Trapani con lucidità e senza inutili angosce l’incontro con persone d’altra religione e di altra razza occorre sviluppare in ogni modo la conoscenza reciproca: è un imperativo non eludibile.

L’antidoto all’intolleranza non è la tolleranza, ma la conoscenza! Dice un proverbio africano: “I rami degli alberi con il vento litigano, ma le loro radici si abbracciano”. Nonostante le apparenze, i motivi per l’incontro sono di gran lunga più numerosi e fondanti delle ragioni per lo scontro: alla fine di tutto, infatti, c’è Dio e il bisogno che tutti abbiamo di Lui. In questo ormai prossima settimana ecumenica di preghiera, che svolgeremo in Diocesi dal 21 al 28 novembre, i grandi temi della “pace” e della “giustizia” possono essere grandi motivi di incontro con tutti.

È bello notare la pace e la giustizia nel comportamento di Gesù con persone d’altra religione rispetto all’ebraica. Non è mai di tolleranza, ma anzi di benevolenza e addirittura di elogio: così con la donna Siro-fenicia, con il centurione romano di Cafarnao.

I temi della pace e della giustizia ci sollecitano ad operare in spirito di comprensione e di dialogo, con seria conoscenza dell’altro e chiara identità propria, agendo con umiltà ma anche con coraggio, come hanno fatto tutti coloro che sulle frontiere della Chiesa hanno dialogato o stanno dialogando con altre religioni o altre confessioni cristiane non cattoliche (vedi P. Matteo Ricci, P. Charles De Foucauld, Chiara Lubich ecc.).

I tempi ormai sono maturi per un salto di qualità anche della Chiesa di Trapani, e cioè l’apertura ad ogni esperienza religiosa con l’annuncio di quella “pienezza” che è Cristo, il quale non distrugge la pace, la giustizia, la verità, il bene che c’è in ognuno, ma lo integra e lo perfeziona con la rivelazione dell’immenso amore di Dio.

Auguro, in questa settimana ecumenica per la pace e la giustizia, ad ogni parrocchia e ad ogni comunità esperienze ecumeniche: con i modi e nei tempi che Dio ha prefissato, ma sempre nella logica della speranza."