L'intervento del vescovo davanti all'Addolorata a conclusione della processione dei misteri
Processione dei Misteri di Trapani
Intervento conclusivo del vescovo Francesco Micciché
O Gesù benedetto, abbiamo seguito con tutto il cuore e la mente il cammino doloroso della tua passione e morte in croce, ti abbiamo accompagnato lungo la via del Calvario meditando il mistero della tua vita donata per amore attraverso i riti solenni della Settimana Santa e nel percorso di questa nostra processione dei Misteri.
Musiche, canti, preghiere si sono innalzate verso il cielo implorando misericordia e perdono per noi, per questo mondo in fibrillazione dove guerre e ingiustizie sono spesso il pane quotidiano di un’umanità piegata.
Abbiamo contemplato, o Gesù, il tuo volto sfigurato: è il volto dell’Uomo dei dolori, che si è fatto carico di tutte le nostre angosce e sofferenze. Il tuo volto si riflette in quello di ogni persona umiliata ed offesa, ammalata e sofferente, sola, abbandonata e disprezzata. Riconosciamo il tuo volto sfigurato dove il male sembra vincere sul bene, nelle famiglie dove l’amore si è spento, nei giovani senza speranza e senza prospettive di senso per la loro vita, nel volto di chi ha perso il lavoro e manca del necessario per vivere, nello sguardo di chi ha perduto la dignità di essere uomo e si trascina nel vuoto di un’esistenza vuota fatta di bisogni fasulli, alla ricerca del successo ad ogni costo. Il tuo volto sfigurato lo vediamo anche nella nostra città, nei quartieri abbandonati, ogni volta che barattiamo la giustizia, il bene comune, la legalità con gli interessi personali, con il clientelismo con la sete di potere.
O Gesù crocifisso per la nostra salvezza, guardiamo a Te che per amore hai donato la vita per noi e come Tu, per la potenza dello Spirito, sei risorto all’alba del terzo giorno per non mai più morire così vorremmo, o Gesù buono, che sia per noi. Facci passare, o Gesù benedetto, dalla morte del peccato alla vita della grazia, fa’ che siamo uomini e donne della resurrezione. Troppe coscienze oggi sono asservite a logiche di potere gestite da lobby economiche e politico-partitiche, il cui obiettivo subdolo è quello del dominio sullo spirito dell’uomo, sulla sua capacità di pensare con la propria testa. Una coscienza asservita e inquinata fa fatica a percepire la bellezza di una vita rischiarata dalla luce del Risorto. E il Risorto ci chiama a vivere nel solco tracciato dal Vangelo, da quella Parola di vita eterna che è luce ai nostri passi. Chi vive nell’odio, chi non permette al cuore di aprirsi all’altro chiudendosi a riccio in un egoismo gretto e meschino, non è capace di gustare la bellezza di una vita spesa per amore.
Sia resurrezione e vita per i nostri ragazzi perché sentano il calore, l’affetto della famiglia, trovino educatori attenti e capaci e l’accoglienza materna della Chiesa. Sia resurrezione e vita per i nostri giovani perché non si lascino trascinare nel vortice del nulla e si sentano amati e non giudicati da una società che vorremmo meno egoista, meno razzista, più solidale. Sia resurrezione e vita per le nostre famiglie dove non manchi l’amore, la capacità di ricominciare, di sapersi perdonare a vicenda, dove la vita venga accolta e rispettata dal concepimento fino all’ultimo respiro, dove gli anziani trovino rispetto e affetto.
O Madre Addolorata, Tu che sei rimasta intrepida sotto la croce sei la stella della nostra speranza. Tu che dal Cristo tuo figlio sei stata a noi donata come Madre, accompagnaci alla tomba vuota. perché anche noi possiamo essere testimoni del Risorto. Lui, vivo in mezzo a noi, è la certezza di una vita nuova. Lui vive in ogni gesto di bene, di fraternità condivisa, nella comunità che prega e celebra, in chi combatte per la giustizia, in chi non ha paura di apparire un perdente pur di non lasciarsi tentare dalle logiche del potere. Lui è vivo in chi soffre e dona la sua vita per gli altri, per i più poveri e i diseredati, in chi non smette di credere, di sperare, di lottare per un mondo più giusto.
A te, o madre, affidiamo i nostri cuori e tutti noi stessi. Sotto il tuo manto custodisci la Chiesa, la nostra città, dona gioia e forza ai più deboli e sofferenti, aiutaci a costruire la giustizia e la pace. A te, o madre, affidiamo soprattutto in questo momento tutti coloro che soffrono per la crisi economica. Non manchi a nessuno il necessario e non manchi la nostra solidarietà fattiva.
Insegnaci, o Madre cara, ad alzare gli occhi e soprattutto il cuore. A sollevare lo sguardo, distogliendolo dalle cose del mondo, ad orientarci verso ciò che veramente vale, a scorgere il mistero meraviglioso dell’amore di Dio, l’unica verità realmente redentrice, a sperimentare il perdono e a saperlo donare. Insegnaci ad avere occhi che vedano tutto ciò che è vero, luminoso e buono, cuori e braccia per poterlo vivere e testimoniare nella vita di ogni giorno, da veri cristiani, da uomini e donne veramente liberi.
Sia Gesù risorto l’immagine viva che si imprima nella nostra mente e nel nostro cuore per poter con verità cantare l’Alleluia, la gioia del nostro essere creature nuove, sanate dalla grazia salvifica di Cristo. AMEN.
Trapani, Piazza Purgatorio 3 Aprile 2010
|