Caro amico,

inizia un nuovo anno scolastico, un periodo d’impegno importante per la tua vita e il tuo futuro. In punta di piedi per il rispetto che ho per te, vorrei chiederti di condividere alcune riflessioni che ho maturato come uomo, come sacerdote e come vescovo.

Non ho la pretesa di avere la verità in tasca, di potere e saper dare risposte esaurienti a tutte le problematiche: saggezza vuole che ci si accosti alla verità con rispetto e con una forte dose di umiltà. Ma so una cosa, ed è certa.

Tu, caro giovane, sei ricchezza da valorizzare, il futuro a cui guardare, la speranza da coltivare. I tuoi sogni, le aspirazioni, le fragilità e le incertezze che vivi non sono un vulnus che disturba il sogno degli altri.

A noi adulti è fatto obbligo di darti limpida testimonianza di quei valori che sono fondamentali per vivere una vita degna di essere vissuta. Non sempre, purtroppo, ti siamo di esempio e per la verità spesso siamo la causa di tante sofferenze che porti dentro. Per tutto questo sento di doverti chiedere perdono.

Tu sei considerato un anello debole della società: in quanto “giovane” non detieni il potere politico, né quello economico, né il potere dell’informazione. Il disagio giovanile di cui tanto si parla ha le sue cause remote nel mondo degli adulti, un mondo dove insieme a tanto bene alligna anche il male.

 Le realtà che fondano una società felice e una vita piena traballano sotto i colpi di un pensiero debole che si è andato sempre più affermando come modernità, capace di imporsi con la promessa del raggiungimento della felicità a basso costo. Caro giovane, fermati e rifletti. Reagisci a chi ti vuole schiavo di bisogni fasulli il cui soddisfacimento dà una parvenza di felicità. Non permettere a nessuno di annullare la tua capacità di decisione libera e responsabile. Stai in guardia da chi ti promette cose mirabolanti senza la fatica della conquista. Creati spazi di silenzio esteriore e dentro di te e interrogati sul senso da dare alla tua vita. Lo sguardo amorevole di Gesù ti sia di sostegno nel portare avanti la battaglia della vita dove le sfide sono continue e imprevedibili.

Sappi di non essere solo in questo tuo sforzo di crescita umana e spirituale, ma di avere con te Gesù, la Chiesa che è il suo mistico Corpo e quanti come te intendono vivere alla sequela di Gesù. Vivi da protagonista e decidi cosa fare della tua esistenza: non dare deleghe in bianco a nessuno. Scegli di esserci nella corsa per raggiungere la meta e abbi fede che, con la grazia di Dio, potrai fare grandi cose, dare spazio ai tuoi sogni, vivere una vita veramente bella. Assapora gioia nel darti pienamente a Cristo e fai del Vangelo la tua regola di vita: non te ne pentirai! È gioia grande sapersi amati da Dio, gioia che dà le ali per volare alto, per sognare una vita solare, bella, impegnata.

Te lo auguro di tutto cuore. Vorrei che questa mia lettera segni l’inizio di un dialogo che possa continuare durante tutto l’anno.

Sono disponibile ad incontrarti e a parlare con te, personalmente, quando vuoi.

Il tuo vescovo

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