I lavori del Convegno Ecclesiale di Valderice
Quale Chiesa vogliamo?
I lavori del Convegno Ecclesiale diocesano di Trapani a Valderice
I gruppi di studio e discussione sono già al lavoro in dodici location sparse per Villa Betania. Preti e laici discutono e affrontano alcune questioni che rappresentano punti nodali delle scelte pastorali facendo una verifica del cammino svolto, provando ad elaborare insieme proposte per il nuovo anno pastorale.
A dare la “parola d’ordine” per orientare la giornata di lavoro è stato ieri in apertura ( c’erano almeno 500 persone) l’amministratore apostolico l’arcivescovo Alessandro Plotti che ha delineato, a partire dal Vangelo di Giovanni, il volto della Chiesa che vogliamo.
“Non abbiamo altro scopo come Chiesa che quello di essere al servizio di tutti e di offrire la nostra vita. Il servizio agli altri non è una forma elegante di riempire i nostri vuoti o il nostro tempo libero, è un atteggiamento interiore. Servire – ha continuato l’arcivescovo – è un alzarsi per vedere, scoprire ed accogliere le sofferenze degli altri. E’ un ‘deporre’, uno spogliarsi delle nostre sovrastrutture, del nostro benessere ed amare con viscere di carità mettendo in crisi, se necessario, la nostra vita. La Chiesa deve sempre essere al servizio di tutti, soprattutto dei fratelli più scomodi, di quelli più emarginati dalla società del perbenismo”.
Ha alimentato il dibattito in assemblea l’intervento di don Severino Dianich: un’analisi sulle potenzialità della vita della Chiesa oggi, a 50 anni dal Concilio Vaticano II ma anche della difficoltà e di quel senso di “smarrimento e frustrazione” che spesso appesantisce la vita dei parroci e degli operatori pastorali. “Bisogna riposizionare la Chiesa nella società, senza anelare a privilegi o pensare che il problema della Chiesa è quello di influenzare la legislazione. La priorità della Chiesa deve essere quella di annunciare che Dio ama il mondo mettendo al centro la comunicazione della fede, dando il primato alla cura delle relazioni con le persone, alla fede delle persone, la cura del dialogo invece della polemica”.
I gruppi di studio concluderanno i loro lavori nel pomeriggio.
Domani le sintesi in assemblea.
Sempre stasera si terrà un secondo intervento, quello di un parroco romano che da anni lavora sul campo per promuovere il protagonismo dei laici e una pastorale missionaria nel comunicare la fede.
Domani sera (ore 18.00) le conclusioni dell’arcivescovo con le proposte per il nuovo anno pastorale della Chiesa trapanese.
Ieri sera, a conclusione dei lavori un lungo applauso ha accompagnato un momento di preghiera in cui i convegnisti hanno ricordato il cardinale Carlo Maria Martini.
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