Lunedì 17 Dicembre ore 17.00 presso l'Archivio diocesano
Si terrà lunedì prossimo 17 dicembre con inizio alle ore 17.00 il primo appuntamento di “Tesi d’archivio”: un evento in cui gli spazi dell’Archivio diocesano di Trapani, siti al secondo piano della Curia Vescovile, si aprono ai giovani laureati offrendo l’occasione per presentare il loro lavoro ad un pubblico più ampio.
Per il primo incontro saranno due giovani trapanesi, Girolama Bica e Chiara Gagliani, a presentare i loro lavori.
Girolama Bica presenterà la sua tesi di laurea in Storia del Tardo Antico Cristiano, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, corso di Laurea in Beni Archeologici dell’Università di Bologna su “La Badia Nuova di Trapani”: un interessante lavoro sulla storia del complesso di Badia Nuova di via Garibaldi a Trapani dal breve Pontificato di Callisto III fino al 191, anno in cui l’ultima suora lasciò il monastero.
L’altra tesi che verrà presentata lunedì pomeriggio è quella di Chiara Gagliani (tesi di laurea in Storia dell’Arte Moderna, Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea in Lettere Moderne dell’Università di Palermo) sulle Opere d’arte dei monasteri femminili di Trapani nel manoscritto di Benigno di Santa Caterina. In questo studio sono state prese in esame le opere d'arte che si trovavano all'interno dei monasteri femminili di Trapani citati da Padre Benigno nel capitolo VI. Tali opere attraverso indagini bibliografiche e opportuni sopralluoghi sono state riscontrate nelle chiese di appartenenza quando ancora esistenti o in curia, o presso il museo regionale Pepoli di Trapani in quanto dopo la soppressione degli ordini religiosi conseguente all'attuazione delle leggi Siccarde, sono state acquisite dal patrimonio statale.
Per procedere alla ricognizione delle opere d'arte figurativa esistenti nei monasteri femminili di Trapani sono state indagate oltre il manoscritto di Padre Benigno altre due importanti fonti bibliografiche
Dalla collazione delle fonti prese in esame è stato possibile ricostruire la storia dei monasteri femminili di Trapani. Purtroppo molti degli istituti descritti non sono più esistenti e solo in pochi casi il patrimonio d'arredo mobile è scampato alla dispersione e all'alienazione.
“Dopo la riapertura del dicembre dell’anno scorso nella nuova sede con un’adeguata sala di consultazione – afferma il direttore don Alberto Giardina - l’Archivio della Diocesi di Trapani diventa sempre di più un luogo vivo di ricerca e di studio dove si recupera gradualmente la memoria di un intero contesto sociale e culturale. Sostenere e accompagnare il lavoro di giovani tesisti significa accompagnare e promuovere non solo la fatica e il talento dei giovani studiosi trapanesi ma anche promuovere la cultura del territorio attraverso la cura della memoria con il contributo peculiare che un’istituzione come la nostra può dare”.
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