Miaraka: evento festa per i bambini del Madagascar |
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venerd́ 28 dicembre 2012 |
Organizzato dalla Caritas diocesana. Sabato 29 e domenica 30 a Trapani
Non-stop per i bambini di strada del Madagascar.
Domani e domenica a Trapani, nello spazio della Casina delle Palme, musica, teatro e animazione fino a mezzanotte
Tra gli altri si esibisce una band formata da immigrati, mentre alcuni richiedenti asilo del Centro di Salinagrande daranno vita ad un presepe vivente
Domani 29 dicembre e domenica 30, la Casina delle Palme nel centro storico di Trapani ospiterà “Miaraka: insieme per il Madagascar” una grande festa-evento organizzata dalla Caritas diocesana di Trapani per sostenere un nuovo progetto dedicato ai bambini di strada in Madagascar che vedrà la partecipazione e la condivisione di altre associazioni che lavorano nel sociale sul territorio tra cui “Origami” e “Saman”.
La manifestazione si aprirà domani alle ore 18.00 e sarà presentata da Katia Oddio e da un giovane cooperante che lavora in terra malgasci, Nicola Guida, e prevede una non-stop di musica, animazione e interventi artistici prodotti in maniera assolutamente gratuita da artisti locali che partecipano così al progetto.
Attorno al palco si saranno diversi spazi: in uno sarà allestito un presepe vivente animato a cura degli immigrati del Centro di accoglienza di Salinagrande; in un altro con un ticket di 3 euro sarà possibile effettuare degustazioni di prodotti tipici grazie al contributo di panifici, ristoranti, pizzeria, friggitorie e pasticcerie locali che gratuitamente hanno donato delle loro produzioni per la manifestazione; un altro stand sarà dedicato all’artigianato etnico malgascio della zona di Ambalavao e della Diga di Tinà.
Tra gli interventi artistici quello della “Jama Africa” una band formata da immigrati, dei bambini dei centri di aggregazione di San Pietro, di casa Riza di Valderice, recital di pezzi teatrali a cura di Giancarlo Cara. La serata si aprirà con un video realizzato dai bambini malgasci che interpretano la canzone di Jovanotti “ Questa è la mia casa”.
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