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Il vescovo lava i piedi di 12 detenuti PDF Stampa E-mail
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venerd́ 18 aprile 2014
Il gesto della lavanda dei piedi nella Santa Messa in coena domini

Ieri sera in cattedrale, nel corso della solenne concelebrazione “in coena domini” un momento molto forte: il gesto della “lavanda dei piedi”. Il vescovo Pietro Maria Fragnelli ha lavato e baciato i piedi a 12 detenuti del carcere di San Giuliano. Un gesto che esprime un’attenzione particolare perché, ha detto il vescovo, la chiesa e tutta la città non possono rimanere indifferenti alla presenza della casa circondariale nel proprio territorio. Come prete e come vescovo devo essere al vostro servizio. Ma anche voi aiutateci, aiutiamoci l’uno con l’altro, ha concluso. Il vescovo prima di lavare i piedi, ha salutato personalmente i 12 detenuti che erano accompagnati dal direttore del carcere e dal comandante della Polizia Penitenziaria.

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Questi i nomi dei detenuti: ALES PAOLO, CATINELLO EMANUELE, BERTOLINO FRANCESCO, COPPOLA SALVATORE FRANCOIS, DEMURO CLAUDIO, FERRANTE GIUSEPPE, ISAJA SALVATORE, MAZZAGLIA SALVATORE, MIRABELLA VINCENZO, MIRABELLO ANGELO, NAVARRA GASPARE, TALLARITA PAOLO LUCA.

L’episodio della lavanda dei piedi è raccontato dall’evangelista Giovanni. « Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. » (Giovanni 13,12-15). Come ha detto ieri Papa Francesco è un gesto che facevano gli schiavi ed è il gesto con cui Gesù consegna il suo testamento agli apostoli.

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Di mattina si era svolta la solenne concelebrazione della Messa del Crisma con il rito di benedizione degli olii santi.  

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• L’olio dei catecumeni che servirà per l’unzione dei bambini e degli adulti che richiedono il battesimo (nella foto l’ampolla rivestita di verde)

• L’olio degli infermi con il quale si ungeranno gli ammalati (nella foto con il viola)

• Il sacro Crisma (olio misto a preziose fragranze profumate alcune provenienti dalla Terra Santa e dalla Grecia) con il quale si ungeranno i battezzati, i cresimati, i nuovi sacerdoti, i nuovi altari e le nuove chiese (nella foto con il bianco). Per la preparazione del crisma è stato usato una boccetta di profumo al Bergamotto che viene da un terreno confiscato alla mafia dono della Diocesi di Locri-Geraci. Prima del termine della celebrazione il Vescovo ha consegnato ai parroci gli olii santi.

Le foto sono di Nino Calamia. 

 
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