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mercoled́ 14 settembre 2005
Lettera del vescovo Francesco Miccichè  agli studenti per l'anno scolastico 2005-2006
“Vorrei augurarti dal profondo del cuore di poter vivere l’esperienza scolastica al superlativo assoluto, a non subirla ma a viverla intensamente e consapevolmente”. E’ un passo della lettera che il vescovo di Trapani Francesco Miccichè ha indirizzato agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Diocesi.

La lettera sarà distribuita in una simpatica e coloratissima versione a cartoline – calendario scolastico a cura della Modo di Trapani.

Ecco il testo della lettera:


Carissimo amico studente,
nello scorrere delle ore, dei giorni, dei mesi e degli anni si stende la trama della nostra vita carica di luci e di ombre, di gioie e di dolori, di speranze e di disillusioni.
L’esperienza scolastica è un ordito di questo tessuto vitale che abbraccia un periodo importante e delicato della vita umana che va dalla fanciullezza alla gioventù.
All’inizio del nuovo anno scolastico inizia per te l’avventura che ti vede protagonista tra i banchi della scuola.
Vorrei augurarti dal profondo del cuore di poter vivere l’esperienza scolastica al superlativo assoluto, a non subirla ma a viverla intensamente e consapevolmente.
La scuola non serve ad imbonirti di nozioni, è palestra di vita.
Hai ricevuto in dono la vita. Devi imparare a volerla bene.
Devi essere consapevole delle potenzialità, delle ricchezze, dei valori che sono in te, devi saperli sfruttare al meglio, devi comprendere il valore della vita a partire dalla meta che ti proponi di raggiungere.
La nostra vita è un segmento minimo della storia del mondo e dell’umanità.
Siamo un piccolo atomo in quest’universo immenso che ci sovrasta, ma siamo un atomo pensante, cosciente, capace di porsi degli interrogativi, dei perché.
Esisti per caso o c’è un preciso progetto che ti sovrasta e ti fa essere quello che tu sei?
Se escludi dall’orizzonte della tua vita Dio l’enigma del vivere si trasforma in tragedia infinita, tutto diventa senza senso davanti al male che imperversa e travolge ogni cosa.
Nell’ottica della fede la vita è un dono.
C’è una volontà di amore all’inizio del nostro esistere.
È Dio che nel suo amore purissimo e libero chiama alla vita.
La vita inizia con una chiamata. La vita è vocazione.
Chiamati alla vita perché?
Per essere felici, per gustare la gioia del vivere.
La vita è gioia.
Imperversa nel mondo purtroppo una logica di morte che non annuncia niente di buono per l’umanità: aborto, eutanasia, abusi nella fecondazione assistita, droga.
Chi ci salverà da questo scenario cupo di morte?
Tu, giovane, scegli di stare dalla parte della vita.
Il tuo tempo è segnato da un progetto che devi scoprire e far tuo per vivere la tua vita da protagonista e non da trascinato.
Chiamato a che cosa?
Sei chiamato ad essere te stesso fino in fondo, a non vivere con la maschera, a ricercare e vivere l’autenticità del tuo io poiché nell’unicità e nell’irripetibilità sei stato voluto, chiamato ad esistere.
Tu puoi dare il tuo contributo alla storia con lo specifico del tuo essere.
Non sei un di più o un intruso.
Tu sei necessario all’armonia del mondo.
Rispondere alla propria vocazione è dare un senso al vivere.
Non puoi non chiederti: che farò da grande? Come spenderò la mia vita?
Il tuo stato di vita, la tua professione, il tuo lavoro fanno parte del progetto che Dio ha su di te. Scoprilo.
La scuola ti aiuta a riflettere,a interrogarti, ti dà gli strumenti culturali per indagare, per conoscere, per dare risposte agli interrogativi della vita.
Una scuola non inquinata da ideologie fuorvianti è una scuola aperta alla vita, alla fede, ai valori veri.
Nel gran parlare che oggi si fa della scuola investita da polemiche violente che presentano scenari catastrofici a motivo della riforma del sistema scolastico ti invito a non lasciarti strumentalizzare e a guardare con occhio intelligente e critico le novità che la riforma comporta.
Scegli di vivere da uomo libero,
non ti è lecito vivere da schiavo.
Vivi sognando una vita più,
non ti contentare di vivacchiare.
Abbi progetti grandi per il tuo domani,
sentiti chiamato ad una missione che solo tu puoi compiere.
Spendi la tua vita per qualcosa di bello e di utile.
Scommetti sulla scuola, ne uscirai vincente.
Si vive una sola volta e vale la pena di vivere bene.
Quel che sarai Dio l’ha già scritto per te.
Nell’augurarti buono studio penso alla fatica del tuo vivere scolastico e vorrei da compagno più grande starti accanto per darti coraggio, per infonderti fiducia, per aiutarti a crescere in umanità, in sapienza e grazia.
 
Ricorda sempre: il mondo ha bisogno di te, scegli bene.
Con affetto ti abbraccio                    
 
 
                                

            Trapani, Settembre 2005

 
                                                                 + Francesco Miccichè
                                                                            Vescovo
 
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