Messaggio del vescovo agli studenti |
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venerd́ 15 settembre 2006 |
Costruiamo la pace: l'invito per il nuovo anno scolastico
Messaggio agli studenti di S.E. mons. Francesco Micciché, vescovo di Trapani per l’inizio dell’anno scolastico 2006/2007 Carissimi amici giovani, la follia del fanatismo che inquina l’umanità di oggi si presenta come un percorso privo di luce, avaro di speranza che non lascia spazio all’ottimismo. Siamo dentro il villaggio globale dove ogni cosa è comune a tutti e a nessuno è lecito tirarsi indietro. La scuola non può rimanere estranea ai cambiamenti epocali in corso e alle tensioni che lacerano la storia dei popoli. La scuola si presenta ai miei occhi come un laboratorio dove vi esercitate giornalmente nell’esercizio della ricerca del sapere, nel cammino della maturazione umana, nella scoperta del vostro io più profondo, nell’assaporare la gioia della verità che rende liberi, nello sforzo di dare una risposta ai perché della vita, nel sentire la responsabilità di dare il vostro contributo alla società, nel guidare i vostri passi verso l’ideale di un mondo più giusto e più fraterno. Educare alla pace è il primo e fondamentale obiettivo di una scuola chiamata a formare uomini-cittadini maturi e responsabili. La pace non è il velleitario desiderio dei deboli, ma è il bisogno-necessità dell’uomo ragionevole, che sa quali sono i rischi di un conflitto che a lungo andare rende tutti più deboli e fa dei vincitori di oggi dei vinti di domani. È urgente che uomini e donne di buona volontà perseguano l’ideale della pace per la costruzione di un mondo più vivibile e più umano. La pace è un bene di tutti. Con la pace c’è tutto da guadagnare, senza la pace c’è tutto da perdere. La pace non è assenza di guerre. La pace nasce dal credo nell’amore, nella giustizia, nel bene comune. La pace ha radici nel cuore dell’uomo. La pace è trasparenza è rispetto dell’altro è volere il bene dell’altro è giocarsi la vita per l’altro. Lì dove si dà spazio all’amore si respira pace. La scuola è un’opportunità preziosa per far esplodere la coscienza della pace. Carissimi giovani, in una scuola alla ricerca di un ubi consistam didattico-strutturale-contenutistico la via della pace è la via della costruzione insieme di una scuola moderna, ancorata ai valori, dinamicamente protesa al futuro, capace di formare uomini e donne responsabili e preparati ad affrontare la vita. Il messaggio evangelico vi può essere di aiuto a ben comprendere il significato e il valore della pace. Il primo annuncio alla nascita di Gesù è stato un inno alla pace: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama” (Lc 1,14). Pace è il saluto che il Cristo Risorto dà ai suoi discepoli. Nella Magna Charta del Cristianesimo risuona solenne: “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio ” (Mt 5,9). Uomini e donne che hanno trovato nel Vangelo la bussola del loro orientamento nel cammino della vita hanno fortemente operato in favore della pace. San Francesco, Madre Teresa di Calcutta e recentemente l’amato papa Giovanni Paolo II in nome di Gesù si sono fatti strumenti di dialogo e di comunione tra gli uomini e i vari popoli della terra. Il segreto di una vita spesa per la pace è la santità! La santità non è impossibile da vivere. Essere santi è realizzare se stessi pienamente vivendo una profonda amicizia con Dio e con tutti gli uomini attraverso l’ordinario e quotidiano impegno a cui siamo chiamati.
“Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio” (Sal 86,4) Guardate i santi come modelli di vita per sperimentare la gioia del vivere fino in fondo e con senso questo anno scolastico che si apre davanti a voi. Non ve ne pentirete!
Vi affido a Gesù, fonte di santità, alla materna guida di Maria Santissima, a S.Alberto, di cui quest’anno ricorrere il 7° centenario del suo ingresso in paradiso. Aiutatemi a esservi utile per quel che posso e come posso nel vostro cammino scolastico e, se non vi chiedo troppo, consideratemi vostro amico. Con affetto
+ Francesco Miccichè |