+Francesco Miccichè, vescovo
06 agosto 2007 - discorso pubblico
Denominazione “Rione
S. Alberto”
Il ruolo svolto
dalla Parrocchia S. Alberto nei suoi 43 anni di storia è stato un ruolo
determinante nella crescita sociale di questo territorio in quanto ha
rappresentato un punto di aggregazione sociale di primaria importanza.
Qui la gente di
questo aggregato sociale sorto negli anni del dopoguerra ha vissuto il proprio
tormento interiore:
lo sradicamento
dal centro storico;
la marginalità;
il disinteresse
delle istituzioni.
Qui il disagio
sociale ha marchiato il quartiere definito, a torto o a ragione, “quartiere a
rischio”.
Qui si sono
verificati fenomeni di disgregazione familiare, di nuove povertà e di degrado
sociale.
Qui, per grazia
di Dio, si sono attivati processi di promozione umana di grande portata
storica.
Qui la comunità
cristiana si è giocata nel tempo la propria credibilità.
Qui
l’associazionismo cattolico, in particolare l’Azione Cattolica, ha segnato il
cammino dei giovani del quartiere.
Qui è sorto per
iniziativa dell’Azione Cattolica il primo comitato di quartiere.
Insieme alla
scuola, la parrocchia ha dato vita ad una comunità integrata, aperta alla
civile convivenza, con una sua identità, un suo specifico, una sua dignità.
L’anonimo “Rione
Palme” viene oggi denominato “Rione S. Alberto”.
Questo atto, da
quanto detto sopra, non è un cambiamento velleitario nella toponomastica della
Città, ma esprime la memoria che si è formata nel tempo attorno alla parrocchia,
luogo di aggregazione sociale, che ha dato origine a un proprio modo di sentire
e di vivere questo territorio.
Fiero della sua
dignità civile riscattata attraverso un
percorso virtuoso di partecipazione attiva alla cosa pubblica questo Rione esce
dall’anonimato ed esprime la sua identità sociale.
Questa lapide
posta nel frontale del campanile a perpetua memoria di questo solenne evento,
nel 7° centenario della nascita al cielo di S. Alberto nostro concittadino e i
due cartelli segnaletici che arricchiscono questo Rione vogliono rappresentare
la volontà di questa Città che tende a riscattarsi da una logica di
ghettizzazione, da una atavica inerzia, da un sentire per esclusione e per
pregiudizi.
Qui la Civica amministrazione
nella persona del Sindaco Avv. Girolamo Fazio, ripetendo un gesto caro ai
trapanasi, consegnerà le chiavi della Città al Patrono S. Alberto.
Il gesto
solitamente viene compiuto davanti al Palazzo del Comune; quest’anno il
baricentro si sposta in questo Rione.
È un segnale
forte, importante che vogliamo cogliere come volontà positiva di interesse e di
servizio verso i rioni periferici da parte di chi amministra questa Città.
Possa questo atto
storico essere considerato da tutti come il solenne proposito di voler sentire
in modo nuovo la Città
e il territorio: ciò che è pubblico non è terra di nessuno ma è cosa pubblica,
cioè di tutti, quindi da amare, da difendere e da promuovere!
Questo è il
miracolo che noi come credenti chiediamo per intercessione di S. Alberto a Dio
Padre, Figlio e Spirito Santo, fonte dell’amore e della santità. Amen.
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