Samìh, Nur, Dabas, Mustafà,
Micheal ed altri 15 immigrati ospiti del centro d’accoglienza “Badia
Grande” di Trapani hanno realizzato una cena etnica per i ragazzi, gli anziani
e i disabili dei centri operativi della Caritas di Trapani. Una grande festa
che si è tenuta ieri sera nei locali della palestra di Frà Michele Bugio nel
rione cappuccinelli tra pentoloni ( la cena era stata preparata prima al centro
d’accoglienza) canti e musica africana.
Tra
i piatti serviti dagli immigrati il “Chehani dorho” dell’ Eritrea, il “Tsebhi
Zegni” dell’ Etiopia e il Tebeka gega e il Tebeka laham a base di carne e pollo
del Sudan.
Mercoledì
prossimo 19 Dicembre un altro momento significativo.
Sempre
presso il centro sociale
del rione cappuccinelli viene messo in scena “Natale sui fusi orari”
interamento ideato e composto ( arrangiamenti musicali, coreografie,
testi e costumi) dall’equipe “tanaliberatutti” formata dagli educatori
della caritas
diocesana insieme ai ragazzi, agli immigrati e ai disabili
dei vari centri.
Lo
spettacolo prende le mosse dalla redazione di un giornale in cui redattori si
preparano a scrivere i pezzi che dovranno raccontare il Natale nei vari paesi
del mondo. Inizia così un viaggio “sui fusi orari” attraverso varie culture,
varie nazionalità.
“E’
un lavoro che ci prende da diversi mesi al quale hanno collaborato gli
immigrati ma soprattutto i minori con i quali lavoriamo nei cinque centri caritas dei quartieri di
Trapani e i disabili del centro “Giovanni Paolo II” – spiega una delle
educatrici Pamela Corso – Per noi è un impegno gratificante in cui vengono
messe in luce le potenzialità e la creatività dei nostri ragazzi che spesso
vengono definiti semplicemente “minori a rischio” ma che rivelano una grande
carica umana”.
I
minori che si esibiranno in “Natale sui fusi orari” sono impegnanti nelle
attività pomeridiane presso i centri di Fontanelle Milo, Cappuccinelli, San
Rocco e San Pietro nel centro storico, Sant’Alberto nell’omonimo quartiere.
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