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Un trapanese illustre: Fortunato Mondello PDF Stampa E-mail
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sabato 12 luglio 2008
Il 12 luglio 2008 ricorrono i cento anni della morte di un trapanese illustre: il canonico Fortunato Mondello. Figura ingiustamente poco considerata, rientra a pieno titolo tra coloro che hanno contribuito alla produzione storiografica ancora oggi imprescindibile per conoscere la storia dell’arte siciliana, trapanese in particolare. Nato a Trapani il 28 dicembre 1834, entra nell’ordine degli agostiniani scalzi il 6 gennaio 1856. Il 29 settembre 1857 riceve il ministero del sacerdozio e il 28 ottobre 1859 è proclamato lettore in sacra teologia. Nel 1867, in conseguenza alla Legge che rendeva attuativa la soppressione degli Ordini Religiosi, lascia il convento e “per necessità di cose e di avvenimenti” non segue i suoi confratelli, ma viene incardinato nel Clero Diocesano trapanese e nominato dapprima canonico curato della collegiata chiesa di San Pietro e poi promosso a canonico onorario della Cattedrale. Il 30 marzo 1868 viene destinato al riordino delle collezioni della biblioteca Fardelliana, nominato assistente bibliotecario il 5 gennaio 1870, vice bibliotecario l’8 luglio 1879. L’8 giugno 1890 è nominato bibliotecario titolare della Fardelliana. Muore a Trapani il 12 luglio 1908. Il Canonico Mondello si distinse non solo “per aver sistemato con moderni criteri le Collezioni della Biblioteca Fardelliana – come osserva Margherita Giacalone, direttore della biblioteca trapanese – con particolare cura dei fondi antichi e delle rarità bibliografiche”, ma spicca anche per l’ampia produzione bibliografica, attività editoriale che comprende 41 testi a stampa tra monografie, saggi, opuscoli, articoli, orazioni e 21 scritti inediti e 1 edito postumo custoditi nel fondo manoscritti della biblioteca Fardelliana. Tale produzione, sia edita, che manoscritta, può essere raggruppata in quattro tematiche: sacra; letteraria; biblioteconomica; storico – artistica. Per non far passare inosservato questo anniversario la Biblioteca Fardelliana, in collaborazione con la Facoltà Teologica di Sicilia, il Dipartimento di Studi Storici e Artistici, la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo e la Fondazione Pasqua 2000, intende onorare l’illustre trapanese con l’organizzazione di un convegno di studi che celebri la figura dell’indimenticato bibliotecario, erudito, storico dell’arte. A fine ottobre saranno realizzate due giornate di studio, a cura di Maurizio Vitella che “avendo ricoperto per dieci anni lo stesso ruolo del Canonico Mondello all’interno della Biblioteca Fardelliana - dice - ho sentito il dovere di celebrare un personaggio illustre di cui, in parte, ho anche colto l’eredità”. Il convegno, dal titolo “Fortunato Mondello, sacerdote, bibliotecario, storico dell’arte in Italia tra Otto e Novecento” sarà effettuato a Trapani presso la sala di lettura della Biblioteca Fardelliana, il Seminario Vescovile di Trapani, la chiesa dell’Itria e presso la chiesa di San Pietro con il coinvolgimento di numerosi studiosi che, ciascuno con le sue competenze, analizzeranno alcune delle tante opere del Canonico mettendole in relazione con il dibattito nazionale e la produzione erudita del tempo. Sarà anche inquadrata la figura del prelato all’interno del particolare periodo storico che vide la soppressione degli ordini religiosi, situazione appieno vissuta dal nostro Canonico. Verrà, inoltre, pubblicata una trilogia di opere inedite: saranno finalmente dati alle stampe i manoscritti della Fardelliana n° 212 Sulle pitture in Trapani dal secolo XIII al secolo XIX e sui pittori trapanesi. Profili storico-artistici (1900), a cura di Margherita Giacalone; n° 218 La Chiesa di S. Pietro in Trapani e i suoi arcipreti. Memorie storico-biogragche (1880), a cura di Maurizio Vitella; n° 305 Alcune iscrizioni latine sepolcrali delle Chiese in Trapani con brevi osservazioni (1886) a cura dell’Istituto Magistrale Rosina Salvo di Trapani con la supervisone di Salvatore Denaro. Sono tre opere spesso consultate da tutti coloro che si occupano di storia e storia dell’arte trapanese che trovano, finalmente, la giusta valorizzazione tanto agognata dallo stesso Canonico che più volte lamentò le ristrettezze economiche e la scarsa attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche insensibili al finanziamento di tali lavori editoriali, frutto di anni di studio e di impegno. “E’ giusto che Trapani celebri questo suo figlio illustre – dice Maurizio Vitella, curatore della manifestazione e già bibliotecario della Fardelliana – che tanto ha scritto e prodotto sulla storia locale, in sintonia con quanto avveniva nel resto dell’Isola. Non bisogna dimenticare che contemporaneo del Mondello è Gioacchino Di Marzo, anche lui sacerdote e bibliotecario della Comunale di Palermo, anch’egli un uomo di Chiesa impegnato nel mondo civile”. Infatti tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del XX secolo furono tanti i sacerdoti impegnati sia nel sociale che nell’ambito culturale ricordando, fra i tanti, il Padre domenicano Giuseppe Castronovo, arciprete di Erice autore di numerosi scritti sull’antico Monte San Giuliano. Trapani, dunque, rende memoria a un suo figlio illustre, sino ad oggi semplicemente ricordato con l’intitolazione di una piccola stradina tra la via Ammiraglio Staiti e la via Biscottai.
 
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