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Michelangelo a Trapani: il percorso storico-artistico PDF Stampa E-mail
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In occasione dell’arrivo in Trapani del Crocifisso attributo a Michelangelo Buonarroti verrà realizzata una Mostra collaterale attinente al tema iconografico proposto dall’importante opera esposta.

locogrande_crocifisso_xvsec._part.jpg Verrà realizzato un percorso, attingendo al patrimonio diocesano che esprime l’iconografia del Cristo in Croce, partendo dal Medioevo, periodo storico testimoniato dalle Croci dipinte della Chiesa Madre e della chiesa del Rosario di Alcamo e dal Crocifisso proveniente da Locogrande.

Il XVI sarà rappresentato dalla manifestazione più vicina all’opera michelangiolesca quale è il Crocifisso dell’Abbondanza attribuito ad Antonello Gagini della Matrice alcamese, recentemente restaurato.

Il Seicento, e il suo principale stile, ossia il Barocco, verrà rappresentato dal Crocifisso di Frate Umile da Petralia della Chiesa Madre di Campobello, opera particolarmente rilevante, realizzata da un artista che ha aggiornato, col suo linguaggio compositivo fortemente realista, e a volte cruento, l’iconografia del Cristo in Croce in Sicilia.

trapani_chiesa_dellitria_crocifisso_pietro_orlando_part.jpg Altre opere del XVII secolo presenti in mostra saranno i Crocifissi di Giuseppe Milanti della Chiesa del Carmine di Trapani, di Leonardo Milanti della Chiesa di San Francesco d’Assisi di Trapani e di Pietro Orlando della Chiesa dell’Itria di Trapani, opera, quest’ultima, che ha la particolarità di avere la croce interamente rivestita in tartaruga.

Attestazione del XVIII secolo sarà lo scenografico gruppo scultoreo con Cristo e i due ladroni della chiesa di San Nicolò di Trapani realizzato da Andrea Tipa a cui sono abbinati l’immagine dell’Addolorata e di San Giovanni di Mario Ciotta.

 Inoltre, a dare un saggio della celebre lavorazione dei materiali preziosi che ha reso l’artigianato artistico trapanese famoso in tutto il mondo, verrà esposto il Crocifisso in alabastro rosa di Alberto Tipa custodito in Vescovado, proveniente dalla chiesa di Sant’Alberto.

Il percorso espositivo sarà concluso dal Crocifisso della chiesa dei Cappuccini di Erice, opera di un altro stimato scultore trapanese, fra Benedetto Valenza.

trapani_museo_pepoli_crocifisso_di_matteo_bavera.jpgInoltre, se saranno concesse le opportune autorizzazioni, sarà compreso nell’esposizione il Crocifisso in corallo di fra Matteo Bavera del Museo Pepoli di Trapani, opera unica per qualità di realizzazione e tecnica di esecuzione.

Infine, con un apposito percorso urbano che intende valorizzare e far scoprire ai visitatori le preziose bellezze monumentali trapanesi, sarà possibile ammirare nella chiesa di San Domenico il più antico Crocifisso presente in città, ossia la miracolosa e tanto venerata effige del Cristo in Croce espressione di quel gusto “gotico doloroso” comune a pochi altri simulacri presenti nell’Isola, opera recentemente restaurata dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. In questo contesto, il capolavoro michelangiolesco si pone come archetipo compositivo cui guardarono numerosi artisti sensibili al classicismo del grande maestro e il tema della crocifissione viene proposto ai visitatori come epifania artistica dell’estremo sacrificio divino per la salvezza umana.

Maurizio Vitella

 
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