E’ in un'ottica di fede vogliamo guardare all’evento della mostra a Trapani del Crocifisso attribuito da rinomati critici al grande genio di Michelangelo Buonarroti giovane.
Mi sento particolarmente onorato, in quanto vescovo di Trapani, nel’annunciare la notizia di questo straordinario evento che va inquadrato nel contesto ecclesiale e civile che viviamo. Il piano pastorale ci vede quest’anno impegnati, come comunità ecclesiale, sul tema della carità nella cultura. La cultura è vita e nella vita dell’uomo si è calato il divino in modo del tutto impensabile: Dio si è fatto uomo. Questo innesto del divino nell’umanità trova il suo apice nell’albero della croce, in quel simbolo dell’amore più puro e più grande che è rappresentato dal dono supremo della vita donata per amore.
Trapani, inoltre, è la città che vive con passione il mistero della croce nell’annuale processione del venerdì santo, unica nel suo genere in Sicilia, che vede i 20 gruppi della passione protagonisti per 24 ore. Tutto questo viene legato da un percorso che è culturale, artistico e religioso insieme.
La croce è croce gloriosa e nella bellezza artistica del crocifisso di Michelangelo c’è un richiamo in più alla bellezza della vita che è gioia, libertà, bontà,amore, pace, fratellanza, creatività, senso della giustizia, del bene comune, rispetto della natura.
Il mistero della croce splenda sulla nostra città come annuncio di un giorno nuovo, del terzo giorno della Resurezzione!
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