Quali parole per uscire dalla crisi economica? |
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venerd́ 19 giugno 2009 | |
La Diocesi ospita il campo regionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica
L’attuale crisi economica ricade drammaticamente sulle famiglie e sulle persone e può diventare una formidabile occasione per una corale riflessione sull’etica, sulla responsabilità, sulla natura dell’economia, su cosa essa sia e sul valore dell’impegno della società civile. “Quali parole per uscire dalla crisi”: è il tema del Campo Regionale che il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana e la Diocesi di Trapani. Il campo, al quale partecipano studenti, operatori del terzo settore e imprenditori provenienti da tutta la Sicilia, si terrà dal 3 al 5 Luglio presso il Seminario Vescovile di Trapani che ospita l’intera tre-giorni. Il programma si aprirà venerdì 3 luglio con la preghiera e l’accoglienza ed una presentazione dinamica del tema “ma cos’è questa crisi?” a cura di Giuseppe Notarstefano, ricercatore di Statistica Economica presso l’Università di Palermo e direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale ed il Lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo. Sabato 4 Luglio la mattinata si aprirà con un fitto dibattito sul tema “Ci sono parole della Chiesa nella notte della crisi?” condotto da Antonello Ferrara, segretario regionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. Intervengono mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e il lavoro della CEI, il prof Francesco Ciriacco direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale ed il lavoro della Conferenza Episcopale Siciliana, don Toni Ad ragna direttore dell’ufficio di Pastorale Sociale ed il Lavoro della Diocesi di Trapani e Andrea Iurato segretario nazionale della FUCI la federazione degli universitari cattolici italiani. Quindi i lavori per gruppi di studio: 5 aree tematiche per mettere a fuoco gli aspetti più importanti dell’attuale crisi economica e confrontarsi sulle proposte. Alle ore 17.30 si terrà anche una catechesi sul tema: “la navigazione nella tempesta della crisi economica oggi: il Signore dorme?”. Domenica 5 Luglio la mattinata conclusiva sarà aperta da uno scambio di esperienze che hanno reso giova¬ni siciliani protagonisti dello svi¬luppo della nostra terra, nel segno della legalità e della solidarietà. Fra le esperienza proposte, quella della “Calcestruzzi ericina Libera” di Trapani, quella di “Erapolis” sorta nell’ambito del progetto “Economia di Comunione” del Movimento dei Focolari, quella della cooperativa “Dolci evasioni” del Consorzio Consolidas al servizio dei detenuti e l’esperienza cooperativistica messa in campo dalla Caritas diocesana di Trapani. Le conclusione saranno svolte da Don Giuseppe Masiero, Assistente Nazionale MLAC mentre a mezzogiorno “Il Movimento Lavoratori dell'Azione Cattolca ritiene che la crisi economica sia in atto, forse in forme meno dure in Sicilia, ma si fa sentire con i numerosi posti dl lavoro persi nel nostro territorio e con una nuova emigrazione che quest'anno tocca punte record – afferma Antonello Ferrara segretario MLAC regionale - Pensiamo i che la società abbia in se il motore per fronteggiare questa crisi, bisogna solo prendere coscienza e consapevolezza di quali parole, quali mezzi per uscire da questo inguacchio. Sono tanti gli insegnamenti di Gesù in questo campo, ma quello che rimane interessante è il costante atteggiamento di fiducia verso l'uomo. Come nel miracolo dei pani e dei pesci in le ceste di pane si riempirono grazie al contributo e la condivisione di tutti. Stare alla sequela di Cristo nella notte della Crisi economica vuol dire anche attendersi dagli uomini risposte, con parole e fatti, che facciano si che tutti siano appagati nella fame e che la navigazione sia sicura." “Troppo spesso il capitale sociale dei giovani, la loro capacità d’innovazione, l’intelligenza e la creatività sono mortificate da precarietà e incertezza nel nostro territorio – dice il presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Trapani, Gino Gandolfo - Si tratta di trovare parole e azioni per ribadire che i giovani, come tutti lavoratori, non sono una zavorra ma una risorsa preziosa per la crescita economica e sociale del Paese. L’attuale congiuntura che ci troviamo ad affrontare interpella la nostra associazione e tutto il laicato cattolico, a un impegno rinnovato e deciso nell’educare ai valori del dono, della solidarietà, del dialogo. È necessario formare giovani cristiani in grado di portare una testimonianza significativa nel mondo dell’economia e di umanizzarlo”
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