Tra terra e cielo. Mostra nella Chiesa degli artisti
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mercoledì 31 marzo 2010
Tre donne esplorano la condizione umana. Prima mostra in corso a Sant'Alberto.

Sabato 27 Marzo alle ore 19.00 presso la Chiesa di Sant’Alberto in via Garibaldi a Trapani è stata inaugurata la mostra “tra terra e cielo” di Mirta De Simoni Lasta. La mostra rientra in un più ampio percorso evento sulla condizione umana attraverso lo sguardo femminile. Organizzazione e promozione a cura di Fondazione Pasqua2000.

La mostra sarà aperta dalle ore 10.00 alle ore 13.00, dalle 16,00 alle 20,00 (escluso i giorni di Pasqua e Pasquetta) ad eccezione delle giornate di giovedì e venerdì della settimana santa durante le quali resterà aperta tutto il giorno fino alle 23.

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 “AD DOMINAM PER DOMINAM”

 La condizione umana al femminile

Tre donne tre sofferenze

Mostra evento organizzata dalla Fondazione Pasqua 2000 a cura di Liborio Palmeri e Maria Pia Adamo esplora la condizione umana al femminile attraverso lo sguardo di tre artiste. Si tratta di tre esposizioni che, separatamente e in successione, si svolgeranno presso la Chiesa di Sant’Alberto nel centro storico di Trapani a partire da sabato prossimo 27 marzo fino al mese di giugno. Il primo appuntamento di questo intenso percorso sarà inaugurato dalla mostra “tra terra e cielo” di Mirta De Simoni Lasta.

Quindi dal 17 aprile al 30 maggio “Rinascita” di Angela Carrubba Pintaldi. Melania Comoretto dal cinque giugno al ventisei giugno esporrà invece con “Casa Circondariale Femminile Roma-Trapani 2008/2009”

“Come si evince dal titolo ‘da una donna all’altra’ la mostra costituisce un’opportunità per mettere a confronto tre diverse nature di donne che esprimono contenuti diversi legati da un tema comune che è quello della sofferenza rappresentata dalla “croce” presente nel percorso dell’allestimento – spiega la curatrice Maria Pia Adamo - Sono donne di età diverse, con modi di vivere differenti e ambiti geografici di provenienza, distanti tra loro: Trentino, Sicilia, Italia centrale. Mirta, che incarna il ruolo di moglie e di madre, esperienza consolidata nel tempo, interpreta la sofferenza per antonomasia, quella di Cristo nel suo percorso verso la Croce. Ma annuncia anche la Resurrezione e racconta della Madonna e di S. Alberto patroni rispettivamente della Diocesi e della città di Trapani che ospita la sua mostra. Angela, tenera madre ma soprattutto donna. Parla con le pietre sia preziose sia povere e unendole con fili che ne azzerano la differenza, le trasforma in gioielli nei quali si riflette la sua anima. Anima che è anche luogo della Croce, espressa attraverso la sua pittura con la quale esorcizzando la fragilità, ricerca “fortezza sapienza e pietà”. Melania, apre le porte della prigione, metaforica liberazione del suo dolore e ne fa uscire gli aspetti umani imbrigliati nella tragica esperienza carceraria. Con il suo obiettivo “libera” le donne delle carceri femminili di Rebibbia e Trapani e indagandone l’anima, le presenta nella loro essenza segnata dal dolore.Tre donne ma anche tre linguaggi diversi: la prima legata a un linguaggio tradizionale, acrilico su tela; la seconda a una tecnica sperimentale nella quale pigmenti liberi sono fissati su una superficie attraverso un rituale che impegna il corpo e le sue estremità: mani e piedi; la terza affida alla fotografia la possibilità di fissare volti, corpi e cose all’interno di una narrazione”. La mostra evento sarà documentata da un catalogo-dvd realizzato da Manuela Di Pisa, giovane video maker che riprendendo le fasi di lavorazione delle opere e le interviste, esprimerà l’aspetto umano che caratterizza la “donna” nel suo essere “artista”. Il catalogo-dvd sarà presentato prossimamente e le sue modalità sono ancora da stabilire. Luogo espositivo è la chiesa di S. Alberto situata nella via Garibaldi del centro storico di Trapani, unica chiesa della città con impianto regolare a croce greca. Tale impianto sarà ripreso dall’allestimento che determinando un percorso perpendicolare, orienterà il fruitore.