Donato un pullmino al Seminario
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luned́ 30 agosto 2010

Con una solenne concelebrazione eucaristica che sarà presieduta dal vescovo Francesco Miccichè nella parrocchia “S.Oliva” di Alcamo domenica prossima 29 Agosto con inizio alle ore 18.30 verrà ricordato il decimo anniversario della morte di Vincenzo Internicola, giovane alcamese di rara sensibilità ucciso in un incidente stradale a soli 18 anni il 25 Agosto di dieci anni fa. Per l’occasione, per rendere testimonianza dell’impegno di vita di Vincenzo – giovane che tutti ricordano per l’impegno al servizio dei più deboli e la disponibilità al servizio ecclesiale – la famiglia Internicola donerà al Seminario Vescovile di Trapani un pullmino Fiat 9+2 utile per le attività pastorali della comunità del Seminario.

Dopo la benedizione del pullmino da parte del vescovo, i giovani amici di Vincenzo lanceranno palloncini e messaggi in piazza Ciullo per testimoniare che il testimone di Vincenzo, protagonista della vita della Chiesa, è passato nelle loro mani e continua ancora a vivere nell’impegno quotidiano al servizio della chiesa e della società. Una maglietta con il logo del Giubileo del 2000, a cui Vincenzo aveva partecipato come volontario poco prima di morire, e i titolo del vademecum giovani del vescovo per il prossimo anno pastorale “E fissatolo lo amò” sarà donata e indossata dai giovani presenti.

“Diversi sono gli episodi che si raccontano ancora oggi ad Alcamo per ricordare Vincenzo, soprattutto della sua generosità e attenzione ai disabili, agli anziani, agli stranieri – racconta lo zio di Vincenzo don Saverio Renda – L’ultimo lavoro al servizio degli immigrati lo aveva fatto poco prima di morire imbiancando e sistemando una piccola abitazione per accogliere una famiglia di profughi colombiani. Il casco omologato che indossava quando è stato investito era frutto di un premio vinto a livello cittadino in un concorso promozionale organizzato dal comune di Alcamo per la guida sicura. Il messaggio che anche oggi Vincenzo testimonia ai giovani è quello scritto sulla sua tomba: non c’è che una sola maniera di essere felici: vivere per gli altri”.