La difesa del vescovo
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venerd́ 11 marzo 2011
Dopo la fuga di notizie su un'indagine avviata dalla procura di Trapani

Subito dopo la diffusione della nota Ansa che annunciava l'apertura di un'inchiesta giudiziaria per un ammanco di oltre un milione di euro sulla fusione delle Fondazioni "Campanile" e "Auxilium" entrambe presiedute dal vescovo, il presule ha messo a disposizione della stampa un dossier dettagliato corredato dagli estratti conti bancari che dimostrano che non esiste alcun ammanco.

Il vescovo, incontrando i giornalisti ai quali ha mostrato gli estratti conto e tutti i documenti, ha riferito di non avere ricevuto alcuna comunicazione giudiziaria, di non aver subito alcun sequestro di atti nè presso la Curia Diocesana nè presso la sede della Fondazione Auxilium e ha denunciato un clima pesante con alcune intimidazioni di cui si stanno occupando le forze dell'ordine, tra cui lo sfregio della sua auto lo scorso 24 febbraio ad Alcamo.

Di seguito alcuni articoli apparsi in questi giorni sulla stampa.

Dal quotidiano "La Sicilia"

L'inchiesta sulle fondazioni della Diocesi.

 Mons. Miccichè rende noti i conti

Le carte del vescovo

Il prelato denuncia che ad Alcamo sono state squarciate le ruote alla sua auto

Giovedì 10 Marzo 2011 · Prima Trapani, · pagina 35

L'indagine c'è e ciò che si coglie negli ambienti investigativi è la sensazione che la notizia è finita troppo presto stampata sui giornali. Quando ancora si è all'inizio. La fusione di due fondazioni della Diocesi, «Campanile» e «Auxilium», con sede a Valderice, avrebbe avuto aspetti non chiari, ma dietro le quinte dell'indagine principale, all'incirca 1 milione di euro che sarebbero spariti nella «fusione», e che «colpisce» il cuore della Diocesi e il vescovo Francesco Miccichè, si coglie l'esistenza di un altro scenario. Se l'indagine non sia stata apposta provocata, ma non dai giornalisti, con la notizia a suo tempo finita scritta su un periodico locale. Assoluto silenzio però in Procura. «No comment» dal dott. Massimo Palmeri che svolge le funzioni di procuratore. Mentre l'indagine, condotta dalla sezione di pg della Finanza, e coordinata dal pm Di Sciuva. Ieri il vescovo ha messo a disposizione dei giornalisti le «carte», ha fatto «vedere» i conti, il «famoso» milione che si cerca non è sparito. In una nota dell'ufficio stampa si precisa che «le somme sono attualmente nella disponibilità della Fondazione Auxilium». Alla stampa sono state anche fornite «alcune lettere provenienti dalla diocesi di Fianarantsoa, in Madagascar, con i ringraziamenti al vescovo per le somme versate tramite la Fondazione Campanile per la realizzazione di strutture per i bisognosi e di un centro medico in quella regione». Ma si dice di soldi spariti. «Basta venire qui in Diocesi per rendersi conto che quel milione e cento euro nel momento della fusione volendo interpretare il pensiero e la volontà di monsignor Campanile, cioè la costruzione di un centro a Trapani, non è stata messa in circolo nell'ordinario svolgimento dell'Auxilium, non c'è nulla di nascosto». Ma a turbare mons. Miccichè non sono nè l'indagine, nè gli articoli di stampa, ma un episodio che svela accaduto di recente quando è andato ad Alcamo: l'automobile con la quale era arrivato ha avute le ruote squarciate, la carrozzerie danneggiata. E infine: «Io capisco che la verità sarà solo un trafiletto nei giornali, perchè a buttare fango è facile a toglierlo è più difficile. Forse il Signore ha permesso tutto questo all'inizio della Quaresima per poter purificare me e un pochino questa chiesa di Trapani che amo più di me stesso». Come dire che il sospetto è quello che tutto nasca da dentro la Diocesi.

Rino Giacalone

 

Da “Avvenire” del 10 Marzo 2011

Trapani, sulle fondazioni assoluta trasparenza

Il vescovo Miccichè, presidente degli enti, a proposito delle indagini della procura: «Tutto regolare, le carte sono qui»

TRAPANI. La sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza della procura di Trapani avrebbe aperto un’inchiesta su presunte irregolarità nella fusione di due fondazioni, la “Antonio Campanile” e l’“Auxilium”, entrambe presiedute dal vescovo di Trapani, Francesco Miccichè. L’inchiesta, non confermata dal procuratore di Trapani, prenderebbe le mosse dall’articolo di un periodico locale che denunciava, appunto, un ammanco di oltre un milione di euro nelle operazioni finanziarie collegate alla fusione tra le due fondazioni avvenuta due anni fa. Sorpreso dalla notizia, apparsa ieri sugli organi di stampa locali, il vescovo Miccichè ha immediatamente reso disponibile ai giornalisti un vero e articolato dossier, con gli estratti conto bancari, i pareri legali, i verbali con cui il consiglio d’amministrazione della Fondazione “Campanile” di cui facevano parte l’allora prefetto Giovanni Finazzo, il sindaco di Valderice, Lucia Blunda e l’attuale sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, avrebbe decretato la fusione per incorporazione all’altra fondazione presieduta dal vescovo, l’Auxilium, che da oltre 40 anni si occupa di riabilitazione e di un istituto psico-medico-pedagogico con all’interno un centro per ragazzi autistici. «Non ho nulla da nascondere – ha dichiarato il vescovo – le carte parlano chiaro e se qualcuno si fosse premurato di chiedere di prenderne visione si sarebbe evitata la diffusione di notizie del tutto infondate». Con il vescovo, l’economo della Curia, Andrea Carollo, che ha dettagliatamente illustrato i passaggi sui conti bancari e l’ultimo estratto conto. «Le somme tra l’altro cresciute grazie ad investimenti mirati sono attualmente nella disponibilità della Fondazione Auxilium – ha spiegato l’economo – e serviranno alla costruzione del nuovo centro di riabilitazione per ora alloggiato in locali angusti. Le altre somme sono invece nella disponibilità della Diocesi». Nel dossier anche alcune lettere di ringraziamento provenienti dalla diocesi di Fianarantsoa, in Madagascar, dove con i fondi stornati dalla Fondazione Campanile sono state realizzate alcune opere sociali.