Ero carcerato..appello per i detenuti
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luned́ 28 novembre 2011
L'allarme lanciato dal cappellano del carcere di Trapani. Appello Caritas

Ero carcerato e siete venuti a visitarmi (Mt 25,36)

AIUTA UN DETENUTO

Il Vangelo proclamato nella Domenica di Cristo Re, a conclusione dell’anno liturgico, ricorda alla comunità cristiana l’amore e il rispetto per la persona detenuta. Visitare i carcerati non è certamente semplice per la comunità cristiana ma conoscere i problemi e i bisogni dei detenuti è certamente un dovere per tutti. Venire incontro alle necessità e ai bisogni delle persone detenute è un segno dell’amore di Dio verso gli ultimi che spinge il cuore dei credenti a farsi carico delle urgenze dei detenuti.

La Caritas diocesana di Trapani, in questo tempo di Avvento in cui nelle parrocchie si fanno più intense le attività al servizio dei poveri del territorio, promuove una campagna chiedendo uno sforzo di solidarietà in più, per una realtà di emarginazione non visibile perché spesso viene considerata fuori dalla “realtà” e dai circuiti vitali del territorio e della cittadinanza: il carcere.

In quest’ultimo periodo, infatti, le esigenze dei detenuti di cui si è fatto portavoce il cappellano mons.Gaspare Gruppuso si sono fatte più pressanti e gravi.

La Casa Circondariale di Trapani ospita attualmente circa 500 detenuti ospitati nelle quattro sezioni detentive. Un terzo circa dei detenuti sono extracomunitari e molti italiani provengono da situazioni economiche veramente precarie. Chi non ha il sostegno della famiglia vive in una condizione di povertà assoluta: umana e relazionale ma anche economica. “Ad alcuni detenuti, soprattutto agli immigrati, manca tutto: le ciabatte per uscire per l’ora d’aria, i francobolli e le schede telefoniche per comunicare con la famiglia, ad alcuni finanche la carta igienica – spiega mons. Gruppuso - La totalità degli extra-comunitari e molti italiani sono sprovvisti di biancheria intima, scarpe, asciugamani, calze, tute, pigiami e vestiti in genere, così come di prodotti per l’igiene personale. Molti detenuti chiedono oggetti religiosi quali rosari, medaglie, ecc. Altri desiderano leggere la Bibbia o avere dei sussidi per pregare e diventa sempre più difficile venire incontro alle esigenze di tutti”.

Un segno concreto per la comunità diocesana in questo tempo di fraternità di avvento che ci prepara al Natale di Nostro Signore potrebbe essere quello di “visitare” i bisogni dei detenuti e dimostrare concretamente che Dio non si dimentica degli “ultimi”.

La caritas, dunque, promuove la campagna “adotta un detenuto”. Donazioni possono essere effettuate presso la Caritas diocesana di Trapani c.c.p n° 000011796919 Si prega di inviare ricevuta del versamento alla mail Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo oppure chiamando 0923432236 (referente della campagna sig.ra Daniela Marlina)