Lettera di saluto del vescovo Miccichè
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giovedì 07 giugno 2012
Il saluto alla Diocesi del vescovo emerito Francesco Miccichè

Alla diletta amata Chiesa di Trapani,

non essendomi possibile poter dare un saluto di presenza alla amata Chiesa di Trapani che, in questi 14 anni del mio mandato apostolico ho amato e servito con tutto me stesso, lo faccio in maniera inusuale attraverso la presente.

Sento il bisogno di dire il mio grazie sincero a tutti coloro che mi hanno collaborato, ai presbiteri, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose, ai laici impegnati nella pastorale, alla moltitudine di fedeli che ho avuto modo di incontrare in momenti lieti e tristi, ai giovani a cui ho aperto il mio cuore e da cui sono stato ampiamente ricambiato, alle autorità di questo territorio con cui ho avuto rapporti di reciproca stima e leale collaborazione.

Continuerò a servire questa amata Chiesa di Trapani con amore pregando, offrendo al Signore le mie sofferenze perché sia santa, pura, vera, Sacramento credibile di Cristo Gesù per gli uomini e le donne del nostro tempo.

In questo momento doloroso della mia vita faccio mie le parole di Santa Teresina del Bambino Gesù: “ oh, come desidera essere ridotto a nulla, essere sconosciuto a tutte le creature, povero piccolo granellino! Non desidera più nulla, nient’altro che l’OBLIO!... Non i disprezzi, le ingiurie: sarebbe troppo onorevole per un granello di sabbia. Se lo si disprezzasse, occorrerebbe necessariamente vederlo. Ma l’OBLIO! Sì, desidero essere dimenticata e non soltanto dalle creature, ma anche da me stessa: vorrei essere ridotta al niente, così da non avere nessun desiderio. La gloria del mio Gesù, ecco tutto! “ Conclude la Santa rivolgendosi a Suor Agnese di Gesù: “Agnello caro, non dimentichi il granello di sabbia!...”. Ed io, se non chiedo troppo, Vi supplico : “non dimenticatevi di me quando pregate, altro non desidero”.

Con affetto.

+ Francesco Miccichè Vescovo