AC dopo i roghi nel trapanese
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marted́ 07 agosto 2012
La presidenza dell'Azione cattolica di Trapani esprime preoccupazione dopo gli incendi che hanno distrutto centinaia di ettari di boschi, macchia mediterranea, coltivazioni e vigneti nel territorio trapanese tra cui la Riserva naturale dello Zingaro e invita ad una reazione forte della società civile perché si dica basta all’escalation degli attentati incendiari e si mettano in pratica tutte le azioni di prevenzione e i sistemi di sicurezza perché mai più la natura venga devastata in questo modo mettendo anche a rischio l’incolumità delle persone. “La tutela dell'ambiente come afferma il compendio della dottrina sociale della Chiesa – dice il presidente diocesano Gino Gandolfo - costituisce una sfida per l'umanità intera, si tratta infatti del dovere comune e universale di rispettare un bene collettivo, destinato a tutti. La responsabilità verso l'ambiente si estende non solo alle esigenze del presente, ma anche a quelle del futuro. Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una resposabilità che appartiene anche allo Stato e a tutti gli enti locali chiamati a trovare una traduzione adeguata a livello giuridico. Non vogliamo che si inneschi una polemica su chi doveva e come si doveva intervenire, lo scarica barile non serve e non trova nessuna risposta adeguata al grave problema che merita ogni massima attenzione da parte di tutti. Per contrastare lo scempio degli incendi occorre intervenire su più fronti: innanzitutto serve una maggiore prevenzione e tutela del territorio, un incremento delle risorse da destinare alle unità operative e ai soggetti deputati a contrastare il fenomeno degli incendi e sopratutto la realizzazione di campagne informative e di sensibilizzazione perchè è sempre con un'accurata "educazione" quindi con una capillare azione educativa che si combattono i mali della nostra società. Prevenire è sempre meglio che spegnere".