Messaggio al mondo della scuola
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giovedì 11 settembre 2003
Anche all'inizio di questo anno scolastico il vescovo ha inviato una lettera a tutti gli operatori della scuola
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Messaggio d’inizio anno scolastico 2003-2004





Cari amici,



all’inizio di questo nuovo anno scolastico permettete che il vostro vescovo, che non ha mai smesso di essere alunno, prima tra i banchi di scuola e poi nella scuola della vita, si intrattenga con voi a riflettere sul senso della scuola nella vostra vita presente e futura.



Le riforme scolastiche, non sempre e non da tutti perfettamente metabolizzate e le polemiche che l’accompagnano, sono indizio palese di un malessere che soffre la scuola italiana.

Vorrei entrare con voi nell’odierno dibattito sulla scuola in punta di piedi, cercando di ragionare un po’ sul significato e la valenza educativo-formativo della scuola.



La scuola è:

-agenzia educativa seria e qualificata che abbisogna di notevoli risorse economiche, intellettuali, morali e civiche;

- tempo di ricerca appassionata e sincera della Verità che rende liberi;

- luogo sacro del sapere, deputato all’apprendimento della scienza al servizio del progresso umano;

- strumento della promozione integrale dell’uomo;

- banco di prova per i politici, gli amministratori della cosa pubblica, le famiglie, la Chiesa, il mondo dei ragazzi e dei giovani.

- offerta di alta professionalità e qualificato aggiornamento.



Non è lecito snobbare la scuola, disattendere i suoi bisogni, ignorare le sue potenzialità, rifiutare il suo ruolo nello sviluppo armonico della persona e della società.



La scuola ci sta a cuore ed è per questo che il nostro sguardo attento e interessato si fa proposta di dialogo e dono di servizio.



Carissimi giovani,

Vi auguro di poter vivere un anno scolastico sereno e fruttuoso, ricco di esperienze formative e pregnante di gioia.

Vi invito caldamente a sfuggire dalla logica di un sapere settario, acritico e non motivato scientificamente e di immergervi nella ricerca sincera e appassionata della Verità.

So per esperienza personale che affrontare con questo spirito la scuola richiede fatica non indifferente, ma è in tal modo che si conquista l’autonomia di giudizio che fa la persona veramente matura.

Siete chiamati a conquistare ogni giorno spazi di libertà interiore acquisendo con sforzo le chiavi del sapere.

Il gusto del Vero vi accompagni e vi faccia crescere in umanità.



Vi esorto a ripensarvi alunni alla luce del seguente decalogo:



Vivete la scuola:

- realtà sacra nei suoi spazi, tempi, energie, attività, prospettive;

- laboratorio del vostro domani professionale;

- luogo privilegiato del sapere scientifico;

- palestra di socializzazione;

- spazio di vera umanità che costruisce la pace;

- occasione propizia di ascolto e di dialogo;



Vivete la scuola da protagonisti:

- con passione e consapevolezza;

- con impegno serio e costante nello studio;

- col sogno di una professionalità al servizio dell’uomo e nel rispetto

del creato;

- con lo stupore negli occhi davanti alle meraviglie della vita.



Vi conceda l’eterna Sapienza di poter sperimentare nel cammino formativo della scuola la ricchezza dell’amore divino che pulsa in ogni cosa creata e che attende di essere ri-conosciuto. Possa la vostra vita, nel tempo che vi è concesso e con le risorse che vi sono date, gustare il di più della sapienza, del bene, del bello e del santo.



Vi saluto con amicizia e vi accompagno con paterno affetto, affidandovi, insieme ai vostri docenti e agli operatori scolastici, a Gesù, che nella casa di Nazareth, sotto lo sguardo di Maria sua Madre e di S. Giuseppe, “cresceva in età, sapienza e grazia davanti a Dio e davanti agli uomini” (Lc 2, 52).



+ Francesco Miccichè

alunno alla scuola del Vangelo