In mostra le cartaglorie della Diocesi
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venerd́ 01 agosto 2014
Nuova mostra al polo espositivo di Sant'Agostino a Trapani. Inaugurazione lunedì 11 agosto

Lunedì 11 agosto alle ore 21,00 presso il Polo espositivo del Museo diocesano di Trapani nella Chiesa di sant'Agostino si apre una nuova mostra: “CARTE GLORIA - le tabelle secretarum nella Diocesi di Trapani dal Concilio di Trento al Concilio Vaticano II”. Si tratta di una mostra delle tabelle che riportavano alcune formule o parti della messa ad uso del celebrante poi scomparse dopo la riforma liturgica. Dopo il saluto del direttore del Museo diocesano Annamaria Precopi Lombardo, la mostra sarà presentata da Maurizio Vitella, storico dell’arte e curatore della mostra. Interverrà don Alberto Giardina, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano che parlerà dell’uso liturgico delle carteglorie. Sarà presente il vescovo Pietro Maria Fragnelli.

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“Le cornici delle carteglorie, in argento, legno intagliato e madreperla, per citare solo alcuni dei materiali impiegati per la loro realizzazione, spesso sono dei piccoli capolavori di arti decorative. La selezione di opere proposte permette di apprezzare ancora una volta il ricco, e ancora in gran parte inedito, patrimonio di argenteria sacra custodito nelle chiese della Diocesi di Trapani – spiega il direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi don Piero Messana - La rassegna di manufatti offre una varietà tipologica e stilistica evidenziando, nuovamente, quanto era grande l’attenzione per il decoro liturgico e quanto alta era la maestria degli argentieri che espressero al meglio la loro creatività.” In mostra anche libri liturgici del settecento, documenti delle antiche collegiate di San Lorenzo e San Pietro e documenti dell’Archivio diocesano relativi ai santi patroni della città tra cui: testimonianze su un miracolo durante la festività del beato Alberto (1671); editto del Vescovo di Mazara col quale si ordina una solenne processione fu il 7 Agosto, festività di s. Alberto, con maggiore pompa del solito per ringraziamento dello scampato conteggio della peste (1676); opuscolo a stampa “Il trionfo di Maria fra le acclamazioni dell’intero universo spettacolo sacro per la solennità di quest’anno 1826”; documenti del trasporto del simulacro di Maria SS. Di Trapani, della Chiesa del Carmine al Convento della SS. Annunziata (1736).

La mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10. 00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00. Ingresso 2 euro. Nella foto allegata: G. Piazza, Cornice di Cartagloria, argento sbalzato e cesellato, Trapani 1765

La mostra è curata da Maurizio Vitella e dall'equipe del MudiTP (Annamaria Precopi, don Piero Messana, Lina Novara, don Liborio Palmeri, don Alberto Giardina e alcuni giovani studiosi: Eleonora Tardia, Alberto Monteleone, Nino Martinico)

 

Cosa sono le Cartegloriae? Le carteglorie erano tre tabelle, poste sull’Altare - una al centro e due ai lati - di solito dentro una cornice, che riportavano alcune formule e parti dell’Ordinario della Messa. Quella centrale, l’unica prescritta, presenta al Celebrante il testo delle preghiere da recitarsi chinato sull’altare e in segreto (da cui il nome latino tabellae secretarum) del Munda cor, del Supplices te rogamus e del Placeat tibi. La posizione inclinata rendeva difficoltoso l’uso del messale durante la loro recitazione. La tabella secretarum conteneva anche il testo del Qui pridie, del Gloria e Credo e venne introdotta nel Rito della Messa Tridentina promulgato da San Pio V. La tabella al lato dell’Epistola contiene il salmo Lavabo e l’orazione Deus qui humanae substantiae; quella al lato del Vangelo l’inizio del Vangelo secondo Giovanni e furono introdotte nel XVII secolo. In origine le cartegloria contenevano probabilmente i soli toni dell’intonazione del Gloria, e da qui forse trassero il nome italiano.Con la nuova Messa del Concilio Vaticano II di Paolo VI, la maggior parte dei testi contenuti nelle carteglorie sono stati espunti dal rito e pertanto il loro uso è venuto meno.