Trapani, festa del Sacro Cuore verso #Firenze2015
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giovedì 04 giugno 2015

Un Dio col cuore di carne: è il tema del percorso formativo in vista della festa del Sacro Cuore di Gesù (12 giugno) che si tiene a Trapani nella parrocchia del Sacro Cuore. Il tema si ricollega alla celebrazione del Quinto Convegno di tutte le Chiese d’Italia che si terrà, con la presenza di papa Francesco, a Firenze il prossimo mese di novembre.

Venerdì 5 giugno il primo appuntamento su “LA VIA DELL’EDUCARE: Promuovere e formare uomini nuovi” a cura di Mons. Liborio Palmeri, delegato vescovile per la cultura, la ricerca e le arti e membro della delegazione diocesana a Firenze 2015. Lunedì 8 giugno: “LA VIA DELL’USCIRE: Con Cristo dentro le ferite dell’uomo” a cura di Suor Maria Goretti, fondatrice della Fraternità Servi di Gesù povero di Trapani. Martedì 9 giugno: “LA VIA DELL’ABITARE: Per abitare la città degli uomini da cristiani” con l’intervento di Dalila Ardito, Presidente diocesano dell’Azione Cattolica e membro della delegazione diocesana a Firenze 2015. Mercoledì 10 “LA VIA DELL’ANNUNCIARE: In Gesù quale buona notizia?” con Lilli Genco, Direttore Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Trapani e membro della delegazione diocesana a Firenze 2015. Giovedì 11 l’ultimo incontro su “LA VIA DEL TRASFIGURARE: Nella luce di Cristo il volto dell’uomo” con la testimonianza di Don Tarcisio De Tomasi, rosminiano – coparroco della Parrocchia San Giuseppe – Trapani. Tutti gli incontri si terranno con inizio alle ore 19.00

. Concluderà i festeggiamenti venerdì 12, festa del Sacro Cuore di Gesù, il vicario generale don Alessandro Damiano che presiederà la concelebrazione eucaristica alle ore 19.00.

“Nel corso della settimana, aiutati tra l'altro da alcuni dei delegati della Diocesi all’appuntamento di Firenze 2015, la comunità, avrà modo di ‘coniugare’ i cinque verbi proposti dalla Chiesa italiana - uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare - e confrontarsi con alcune testimonianze che sono esperienza vissuta della fede cristiana e che si sono tradotte in spazi di «vita buona del Vangelo» per la società intera, spiega il parroco don Alberto Giardina.