SINODO E VOLTI - 7
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luned́ 15 ottobre 2018

#diariodelvescovo #PietroMariaFragnelli #Synod2018

diariodelvescovo7_img-20181015-wa0023.jpg Nell'aula del Sinodo oggi in ascolto delle relazioni dei «circoli minori» risuona la forza e la gioia della giornata di ieri. E della lezione di Paolo VI che lucidamente si era interrogato su quel «ponte comunicativo» interrotto tra la chiesa e il mondo di oggi. Il ponte, la più ardita e fragile costruzione relazionale, è una consegna: si costruisce nel dialogo, nell'ascolto, nell'incontro. Si costruisce tornando ad essere se stessi, donando non se stessi ma Cristo. « Il rapporto fra gioventù e Chiesa non è affatto un rapporto. definitivamente negativo, non è un rapporto d’opposizione, di estraneità; è un rapporto positivo; quello di una scuola, dove la verità e lo spirito si aprono, si svelano e s’incontrano; quello d’una comunità organica, dove l’unità non crea oppressione, né uniformità, ma reciprocità, rispetto ed amore; quello d’una singolare pienezza, d’una impensata felicità; la pienezza degli autentici valori umani e spirituali; la felicità della certezza, della carità; quello d’un incontro prodigioso e stupendo, l’incontro con Uno, il Quale sta tra la Chiesa che lo introduce e la gioventù che lo scopre, anzi che vi scopre l’unico vero amico, l’unico vero maestro, l’unico vero e sommo eroe, l’unico vero prototipo di Uomo, che valga la pena di cercare e di integrare per sempre alla propria vita; voi capite Chi è; è Cristo, è Dio fatto uomo. È il segreto, è il dono della Chiesa. Esso lo offre alla Gioventù!» (Paolo VI)