DIARIO DI UN'ESPERIENZA MISSIONARIA.... |
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2009: cronaca di un’estate di solidarietà
Le iniziative organizzate dal Centro Missionario Diocesano e dall’associazione Perchisoffre onlus hanno come obiettivo principale quello di raccogliere fondi per la costruzione della casa di accoglienza per i poveri in Madagascar, progetto in corso d’opera grazie al gemellaggio, fortemente voluto dal nostro Vescovo Mons. Francesco Miccichè, della diocesi di Trapani con quella di Fianarantsoa. Parte della struttura è stata già completata grazie ai tanti sostenitori che in questi mesi ci hanno aiutato con le loro donazioni, nelle parrocchie della diocesi, nelle scuole, nelle piazze durante le varie manifestazioni nel corso dell’anno. Da quest’anno si può aiutare la missione donando il 5x1000 a “Perchisoffre Onlus” inserendo il codice fiscale dell’associazione (n. 93056130813) e firmando nell’apposito spazio nel modello della dichiarazione dei redditi. Ma un altro obiettivo del gruppo missionario riguarda l’evangelizzazione dei giovani attraverso la loro sensibilizzazione alla solidarietà nei confronti dei fratelli meno fortunati e che soffrono. E’ questa la motivazione con la quale sono stati scelti luoghi e contesti culturali vicini ai giovani. 8-31 Luglio 2006
"Tre settimane che hanno cambiato la vita di
ciascuno di noi e che ci hanno permesso di ricevere tanto da chi 'non ha
niente'. "La ricchezza di questa gente è sicuramente nel saper accettare una condizione difficile con semplicità e serenità. Ciò probabilmente avviene per ignoranza ma sicuramente anche perché la condizione più vera dell'uomo siamo noi ad averla ormai dimenticata da un pezzo e non queste persone invece, che non hanno il necessario per soddisfare i bisogni elementari. Allora nasce dentro il lacerante senso di consapevolezza della privazione che abbiamo causato ai nostri fratelli in ogni tempo e in ogni luogo. Nasce la consapevolezza che non è quasi mai il mendicante a non avere, ma colui che dona ad avere tolto. Siamo ladri. Ladri felici o infelici. Ho visto la dipendenza di noi ricchi e la libertà di chi non ha niente e che non fa fatica a chiedere. Probabilmente cambieranno le condizioni economiche di questo popolo e migliorerà l'igiene, non ci sarà più la fame, le scuole saranno dappertutto e i piccoli avranno giocattoli. Probabilmente capiremo che non si può umiliare così tanto l'uomo senza umiliare se stessi. Ciò accadrà e saranno i popoli ad aiutarsi e a riconoscersi. Adesso rimane questo tempo da riempire con azioni concrete e piccoli passi per cercare di restituire un po' di quello che abbiamo tolto in termini di dignità, rispetto e sostegno materiale."(Dora) Dopo essermi confrontato con una realtà così diversa e cruda, tante cose cambieranno nella mia vita. Il nostro sfrenato consumismo ci porta a dare importanza a tutte quelle cose che in Madagascar sono semplicemente impensabili. Lì le uniche preoccupazioni sono la fame, le malattie e la miseria. I sorrisi che ci hanno donato i tanti bambini incontrati ci devono spingere a tendere una mano a questo paese bellissimo nella sua natura ma scioccante nella condizione umana." ( Vincenzo) " Mille volti ho incontrato in questi giorni malgasci: volti tristi, sorridenti, gioiosi, affamati,miseri; volti che nonostante la povertà risplendono fino ad essere Luce per me. Volti che mi aiuteranno a diffondere agli altri la Verità che è Cristo Gesù. Fratelli, il Madagascar è stato per me, e spero che continui ad esserlo, un balsamo per il mio cuore" ( Nino M.- seminarista) " Trovarmi in Madagascar sicuramente è stato un dono che il Signore mi ha voluto fare e spero che tutte le emozioni e gli sguardi dei bambini malgasci , privi di tutto, rimangano impressi nel mio cuore e in qualunque ambiente mi trovi possa essere una piccola missionaria di Dio" ( Rosa) " Non possiamo risolvere facilmente i problemi di questi nostri sfortunati fratelli, ma dare speranza di rinascita è già importante, e non è speranza priva di concretezza. La casa di accoglienza, che sorgerà presto per i poveri destinati altrimenti ad una fine indecorosa, richiede il nostro totale impegno, per testimoniare e rendere visibile quell' Amore che fa di noi veri fratelli e figli del nostro Unico Padre." ( Lina D.) " Il Signore, che legge nel cuore di ognuno, sa dove, come e quando agire per far nascere in noi la consapevolezza che nella vita si può essere contenti con poco, come fanno i nostri fratelli malgasci che sanno cogliere l'essenza della vita senza ansia, senza affanni ma con dolcezza e armonia. Credo che la prima missione a cui siamo chiamati sia personale infatti solo imparando a essere buoni, umili e sempre più simili a Gesù potremo anche aiutare tutti coloro che il Signore metterà sul nostro cammino" ( Nino) "Sono convinto che questa esperienza lascerà un'impronta indelebile nel mio cuore. Fare qualcosa per questa gente mi ha reso estremamente felice ma so che la mia vera missione inizia nel momento in cui rimetterò piede in Italia, dove bisognerà assolutamente dare un seguito all'azione intrapresa. Il popolo malgascio, e non solo quello, ha bisogno del nostro aiuto, siamo o non siamo tutti figli dello stesso Padre? " ( Angelo) " L'8 luglio sono partita convinta di fare chissà che cosa ma catapultata in questa terra sconosciuta e ricca di povertà ho sentito tutta la mia impotenza e ho dovuto fare i conti con me stessa e il mio modo di guardare la vita. Così pian piano è cresciuta in me la consapevolezza della forza dell'Unità; io da sola non posso fare nulla ma con Gesù e i fratelli posso tutto, goccia dopo goccia, l'importante è cominciare. Signore aiutami a non dimenticare ciò che oggi ha toccato il mio cuore" ( Paola) " L'Africa è un susseguirsi di emozioni contrastanti:dalla tristezza alla gioia, dallo sconforto alla voglia di fare, dal vuoto più totale alla pienezza assoluta. Spesso ne abbiamo sentito parlare, visto fotografie ma viverla è tutta un' altra cosa e non ci sono né parole né fotografie più belle di quelle scattate nel nostro cuore." ( Silvia) " Questo viaggio per me è un dono di Dio attraverso il quale Egli ha voluto dirmi:Ama , apri il tuo cuore e non importa dove sarai perché ovunque e in qualunque posto, amare è donarsi, amare è vivere, perché la vita è tale solo quando è nell'Amore" ( Daniela ) " Questa esperienza mi ha fatto guardare molto di più dentro me stessa e capire soprattutto che la vita, bella o brutta che sia, è un dono di Dio e come tale va vissuta giorno per giorno a 360 gradi con semplicità" (Gabriella) 06-20 Marzo 2007 "In Madagascar ho vissuto l'esperienza più profonda della mia vita, stare a contatto con tanta sofferenza, vedere la miseria estrema che esiste nel mondo mi ha condotto a divenire ancora più sensibile verso l'essere umano. Ringrazio Dio per tutte le emozioni provate" (Graziella) "Quello che mi rattrista è che forse dovranno passare migliaia di anni prima che alla mente umana si affacci il sospetto di una possibile uguaglianza tra noi e gli altri. Penso che bisogna mettersi in cammino, giungere fino a loro e intanto manifestare il desiderio di incontrarli." (Maria Rosa) "Il Madagascar è un paese lontano, uguale a tanti altri fino a quando non ci vai e te ne innamori. Ti innamori dei bambini che con gli occhi ti accarezzano e ti danno amore,ti innamori della gente che vedi vivere nella miseria e ti chiedi "perché?", ti innamori dei volontari che offrono la loro vita giorno dopo giorno donando amore e ricevendone mille volte tanto. Forse era necessario andare lì, in quel pezzo di mondo sperduto, povero ma non triste,per riscoprire ciò che ognuno ha davanti gli occhi e non vede, ciò che ognuno di noi cerca nel quotidiano e non trova o fa fatica a trovare...l'AMORE, l'amore incondizionato che si dona agli altri e che ti riempie il cuore."(Anna Lucrezia) "Il giorno in cui mi accingevo a partire per la mia prima esperienza in terra di missione una cara amica mi disse: "Quando il Madagascar ti entra nel cuore non esce più". E'ciò che è successo anche a me; il Signore ha voluto farmi questo grande dono"( Franca) "Constatare, vivere e condividere le reali difficoltà della vita malgascia, mi ha insegnato ad apprezzare tutto quello che ho, ad avere un maggiore rispetto dell'essere umano e delle cose. L'unica vera, fondamentale, possibilità che abbiamo per essere felici nella nostra vita, è fare qualcosa per i nostri fratelli poveri e dimenticati. Questa esperienza mi ha arricchito umanamente e professionalmente, infatti facendo la fisioterapista ho avuto modo di mettere anche lì le mie competenze al servizio degli altri. E' proprio vero,il Signore ti porta dove c'è bisogno di te!: ecco il significato del mio viaggio in Madagascar".( Silvana G.) "Esprimere a parole il Madagascar è impossibile, è una realtà che và vista,toccata e vissuta. Sapevo che la condizioni di vita di questo popolo sono di estrema povertà, ma l'impatto con tanta miseria mi ha sconvolta; ho visto crollare tutte le mie certezze, mi sono sentita inutile e impotente. Non avrei mai pensato di ricevere dal popolo malgascio il grande insegnamento sul Valore della Vita." ( Isidora )
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