l'Azione Cattolica per Eluana
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mercoledì 04 febbraio 2009

Accompagniamo nel silenzio e, ancora una volta, nella preghiera, gli ultimi giorni di Eluana. Con grande umiltà, e profonda discrezione, osiamo portare nel nostro cuore la speranza che le persone che circonderanno Eluana in questi giorni possano scorgere in lei la forza misteriosa della vita, percettibile anche in un corpo martoriato, e ripensare alle proprie decisioni. Il silenzio, dunque, perché esso è il terreno fertile nel quale Dio può parlare all’uomo, e perché tutto quanto era da dire è stato già detto: la morte ricercata o indotta, come ripetuto anche nell’Angelus di domenica scorsa da Benedetto XVI, non è la risposta al dramma della sofferenza; l’idratazione e l’alimentazione non possono essere considerati accanimento terapeutico; il drammatico confine tra la vita e la morte ha bisogno di una legge chiara e inequivocabile che salvaguardi la vita stessa, che ottenga il più ampio consenso possibile, che soprattutto sottragga la delicata materia alle scelte dei singoli. Saranno questi i punti da cui ripartire: l’Azione cattolica insisterà in modo diretto su questi principi e obiettivi, proponendo nel contempo un profondo sforzo educativo per la promozione e valorizzazione della vita in tutti i suoi diversi aspetti. La speranza dei cristiani è nel Dio che è il Signore della vita, e che ha dato un senso alla sofferenza dell’uomo sconfiggendo per sempre la morte. è la speranza che vorremmo comunicare a chiunque, oggi, deve affrontare il dolore.

La Presidenza dell’Azione Cattolica Diocesana