Sentieri Diocesani
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Sentieri di Fede

1. La via dei Santuari Ericini

A chi oggi visita Erice riesce difficile immaginare, nonostante la presenza di chiese e palazzi, la vita della città nei tempi antichi. L'atmosfera surreale che sulla vetta si respira dà quasi la sensazione che quelle mura, quegli edifici, quei templi, siano fuori dal tempo e che qualcuno li abbia costruiti giusto per nostro diletto. In realtà Erice fino a non molto tempo fa era il centro attivo e pieno di vita di un territorio immenso noto con il nome di "Agro ericino". La città di Erice, nobile e devotissima, non trascurò mai di erigere, quasi a protezione dei suoi immensi territori, i santuari ad invocare favori celesti per l'ubertosità dei campi ed ad impetrare protezione divina dai nemici che sovente la minacciavano dal mare.

Erice - Chiesa madre La splendida costruzione del sec. XIV, contrapposta al tempio della venere ericina, che era stato il centro della Erice pagana, è il cuore del culto e della difesa sulle mura occidentali. La costruzione, dedicata all'Assunta, è fiancheggiata da una possente e splendida torre campanaria (sec. XIII).

Santuario di Sant'Anna Alle falde del monte Erice, esistea già nel XVI secolo. Fu ampliato nel 1600 per accogliere i frati carmelitani scalzi che, comunque, non vi si stabilirono mai.

Santuario di Misericordia Valderice Il santuario ebbe origine nel 1640 per una prodigiosa guarigione ottenuta da un vecchietto.

Santuario di Custonaci Il santuario mariano di tutto l'agro ericino esisteva già nel XV secolo. Fu ampliato successivamente per accogliere la venerata Immagine giunta dal mare. La bella Icona della Vergine con Bambino è racchiusa in una preziosa cornice d'argento e collocata nella splendida cappella barocca. Dal santuario si gode una splendida vista del Monte e di tutto l'agro circostante.

Santuario di San Vito Il più distante e il più antico tra i Santuari ericini, mostra ancor ora la sua origine a chi vi accede. Uno stemma infatti sul portale centrale mostra i SS. Alberto e Giuliano, protettori di Erice, non chè la dicitura "universitas Montis Sancti Juliani" cioè "Comune di Monte S. Giuliano" (il nome Medievale di Erice). Singolare il suo aspetto di fortezza che gli conferisce un fascino particolare.


2. La corona dei Santuari Mariani.

Forse non tutti sanno che da tanti secoli il capitolo della Basilica Vaticana incorona le immagini della ergine più insigni e più venerate. Orbene, ben cinque Santuari in onore della Vergine, nella nostra chiesa di Trapani, hanno ottenuto tale privilegio.
Il secondo itinerario di fede che vi proponiamo è un itinerario circolare. Partendo da uno dei santuari mariani si può proseguire in un viaggio a corona che farà entrare nel cuore della vita e della fede delle nostre comunità.


Santuario della Madonna di Trapani La meravigliosa statua raffigurante la Madonna in piedi con Bambino detta Madonna di Trapani opera di Nino Pisano proveniente dal mare approdò in città all'inizio del 1300. Il culto della Madonna di Trapani si diffuse in diversi luoghi e, tra gli altri, sull'altare della cappella reale della reggia di Caserta se ne può ammirare una piccola riproduzione. La sacra immagine fu incoronata dal capitolo della vaticana nel 1734 e reincoronata per volere di Pio XII nel 1935.

Santuario della Madonna di Custonaci Il dipinto su legno, raffigurante la Vergine in trono, nell'atto di porgere il seno al Bambino che ha delle spighe in mano, simbolo della protezione celeste, fu attribuito erroneamente in passato al Raffaello o al Perugino. Pare invece sia di scuola fiamminga.
E' patrona dell'agro ericino dal 1630.
Fu coronata del capitolo vaticano nel 1752.

Santuario della Madonna del Soccorso - Castellammare La statua della Vergine, in maiolica è del 1599 e viene attribuita a Giovanni Morici e a Giovanni D'Antonio. La Madonna tiene nella sinistra il Bambino e con la destra impugna una mazza pronta a difendere una fanciulla insidiata dal serpente e che cerca rifugio sotto il suo manto. Il Bambino tiene in mano un uccello simbolo dell'anima cristiana. Il capitolo Vaticano la incoronò nel 1798.

Santuario della Madonna dei Miracoli - Alcamo Narra la storia che il 21 giugno 1547, alcune donne che lavavano i panni in un ruscello a valle della città furono colpite da un lancio di pietre provenienti dalla boscaglia sovrastante. Le pietre però non procuravano dolore e procuravano guarigione alle parti del corpo malate. Fu disboscata la boscaglia e si trovò un'icona della Vergine con Bambino dipinta sulla roccia. I prodigi operati furono tanti in pochi giorni che il governatore don Ferdinando de Celada de Vega fece innalzare un tempio. La sacra Immagine fu incoronata dal capitolo del Vaticano nel 1784.

Santuario della Madonna del Giubino - Calatafimi L'antica chiesa alle falde del monte Giubino risale al 1300 e fu dimora di eremiti che veneravano di culto particolare la Vergine. Secondo la tradizione la Vergine apparve più volte al Beato Arcangelo Placenta. Nel 1655 la Vergine si dichiara essa stessa patrona della città e la libera dalla calamità delle cavallette che incombeva su di essa.
La Vergine è rappresentata in un trittico di marmo attribuito al Laurana ('400). Al centro la Madonna con Bambino incoronata dagli angeli. Ai lati S. Michele Arcangelo e S. Francesco d'Assisi. Il capitolo Vaticano incoronò la sacra immagine nel 1779.