Fervono i preparativi per la festa di Sant'Alberto patrono di Trapani e patrono secondario della Diocesi
Fervono i preparativi per la festa di Sant’Alberto degli Abati, il santo carmelitano patrono della città di Trapani e patrono secondario della Diocesi, che quest’anno si terrà alla periferia della città, nel popolare rione S. Alberto (già rione palma) il 6 ed il 7 agosto prossimi.
Il “trasporto” del simulacro argenteo contenente alcune reliquie del santo sarà effettuato la sera del 6 di agosto, per i primi vespri della festa, con una processione che dal santuario dell’Annunziata muoverà fino all’atrio della parrocchia di Sant’Alberto nell’omonimo quartiere. Qui il sindaco (ore 20.30 circa) consegnerà simbolicamente al santo le chiavi della città. Quindi inizierà una veglia-festa che si protrarrà fino alla mezzanotte con momenti di preghiera, un recital e proiezioni di fotografie e video sulla vita e le opere del santo carmelitano.
Venerdì 7 Agosto la S. Messa e la processione che si concluderà nel santuario dell’Annunziata.
“Sant’Alberto viene chiamato il ‘patrono dimenticato’ per la scarsa partecipazione dei fedeli alla festa cittadina – afferma il vescovo Francesco Micciché – abbiamo pensato di sperimentare lo spostamento della festa del santo in periferia, nel quartiere a lui intitolato, per ridare slancio e nuova linfa ad un legame e ad una devozione profonda che lega i cittadini trapanesi al santo carmelitano. Inoltre vogliamo lanciare un segnale di vicinanza e di presenza della Chiesa nei quartieri spesso dimenticati dove la gente vive, soffre e lavora. Vogliamo dire: la chiesa è qui con voi. Un segnale d’incoraggiamento alle comunità ecclesiali, in alcune zone uniche sentinelle della promozione umana, un invito di consapevolezza, di riscatto, di riscoperta della propria identità e della propria dignità. Dove c’è Cristo, dove c’è una comunità lì c’è il cuore della Chiesa e da qui si può partire, con una speranza ben fondata, a rivitalizzare la società in cui ci troviamo creando a cascata altri centri propulsori di vita. Nella Chiesa non c’è periferia, perché dove c’è Cristo tutto è centro, ci ha ricordato qualche tempo fa Papa Benedetto XVI”.
Due anni fa, in occasione del settimo centenario della morte del Santo, la Diocesi ha celebrato un Anno Giubilare Albertino riflettendo sulla santità con il coinvolgimento delle scuole, delle comunità parrocchiali e diversi momenti di approfondimento storico-religioso proprio per promuovere e non far perdere la memoria del patrimonio religioso, storico e di tradizione culturale legato al culto del santo - appartenente alla famiglia trapanese degli Abbati - al suo legame con la vita marinara e trasmettere la ricchezze di vita spirituale di questo trapanese, conosciuto e venerato in diversi paesi d’Europa e tra i fondatori dell’Ordine Carmelitano, uno degli ordini più fecondi di vita spirituale e di santità della Chiesa Universale.
Il primo agosto, intanto, alle prime luci dell’alba, ha preso il via al Santuario dell’Annunziata la tradizionale “quindicina” che coinvolge migliaia e migliaia di fedeli, di ogni età e condizione sociale. Il pellegrinaggio a piedi, dalle frazioni, dai paesi, persino da alcuni centri della provincia di Palermo, continuerà ininterrotto fino alla Solennità della Madonna di Trapani il 16 Agosto.
I festeggiamenti della Madonna di Trapani, patrona di Trapani e patrona della Diocesi, si terranno domenica 16 agosto con la concelebrazione in cattedrale presieduta dal vescovo e la processione per le vie del centro storico e i giochi pirotecnici a mezzanotte.
In quella domenica tutte le messe pomeridiane nella Diocesi saranno sospese per permettere la partecipazione dei presbiteri e dei fedeli alla solenne celebrazione.
|