Religioni in dialogo a Trapani |
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luned́ 20 febbraio 2006 |
Convegno interreligioso 22 febbraio 0re 16.30 Chiesa S.Agostino
A 40 anni dalla promulgazione della dichiarazione del Concilio Vaticano II “Nostra Aetate” che aprì nuovi orizzonti nel dialogo della chiesa cattolica con le altre religioni, l’ufficio diocesano per l’ecumenismo ed il dialogo ha organizzato un importante convegno che si terrà nella chiesa di Sant’Agostino a Trapani mercoledì 22 Febbraio. Il pomeriggio si aprirà alle ore 16.30 con la presentazione del rosone restaurato della chiesa. Interverrà il soprintendente ai beni culturali Giuseppe Gini mentre i lavori saranno illustrati da Luigi Biondo Dirigente U. O. IV Soprintendenza BB. CC. AA. di Trapani. Alle ore 17.15 il rabbino Capo dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia Giuseppe Laras terrà una meditazione biblica. Quindi seguirà un momento musicale con canti di lode all’unico Dio ebraici, islamici e cristiani, e un break in cui l’associazione “Venti del sud” offrirà prodotti del “Commercio Equo e Solidale”. Il programma proseguirà con una tavola rotonda moderata da don Nino Raspanti preside della Facoltà Teologica “S.Giovanni Evangelista” di Palermo sul tema: “Ebrei, musulmani e cristiani in dialogo a 40 anni dallaNostra Aetate”. Interverranno: il rabbino Giuseppe Laras, il teologo musulmano turco Ahmet Eren Kademoglu e Giuseppe Bellia, teologo cattolico e biblista. “In un momento di grande smarrimento, tensioni e paure per i tanti episodi di intolleranza e di fanatismo che esplodono nel mondo, attivare il dialogo interreligioso è l’unico modo per lavorare per la pace – dice il vescovo Francesco Micciché che presiederà i lavori del convegno. La sede scelta per la realizzazione del convegno non è casuale – spiega il direttore dell’ufficio diocesano per l’ecumenismo ed il dialogo mons. Antonino Adragna - il rosone della chiesa di S. Agostino è riccamente ornato da simboli ebraici, cristiani e musulmani, simboli realizzati quando a Trapani ebrei, cristiani e musulmani vivevano insieme in pace. Lo scenario del mondo di questo inizio millennio si presenta molto diverso da quello in cui il Concilio aveva inaugurato la via del dialogo. Allora era prevalente l’idea che le religioni fossero destinate al declino con l’affermazione universalizzata della secolarizzazione. Oggi si vede bene come le religioni abbiano assunto un ruolo pubblico e mostrino una diversa resistenza all’erosione della secolarizzazione. La globalizzazione ha introdotto una ridefinizione di tutte le identità(nazionali, etniche, religiose, locali che richiedono un nuovo ruolo alla religione stessa.Il grande problema è - si pensi al dibattito sul fondamentalismo - in che direzione si spendono le religioni. Il Conciclio Vaticano II, con l’affermazione del valore del dialogo interreligioso e con quella della libertà religiosa, ha indicato la via scelta dalla Chiesa cattolica. Una via ancora da praticare.” |