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Con un cuore di carne... PDF Stampa E-mail
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sabato 26 novembre 2005

Carissimi giovani,
 
l’immagine del Pastore buono Cristo Gesù mi spinge a pensarvi come pecorelle privilegiate del gregge di Cristo, predilette del suo amore, oggetto delle sue premure e delle sue grazie.
Nella seconda domenica di Quaresima si celebra in questa nostra santa Chiesa di Trapani la giornata del Seminario.
 
Il Seminario, luogo dello Spirito.
 
Conoscete la realtà del Seminario?
I vostri sacerdoti ve ne parlano?
Avete incontrato dei seminaristi?
Il nostro Seminario vive una stagione bella della sua storia. Sono NN i giovani che insieme al Rettore e al Padre Spirituale vivono la loro esperienza formativa di studio, di preghiera e di verifica dal lunedì al venerdì a Palermo e dal venerdì sera al lunedì mattina a Trapani.
Il dono di un seminario sereno, impegnato e vivace è la grazia che chiedo al buon Dio per la nostra Chiesa.
 
L’identikit del Seminarista.
 
Il seminarista è un giovane come tutti gli altri giovani che incontriamo sulla nostra strada.
Egli però ha una marcia in più rispetto agli altri: ha percepito una chiamata straordinaria che lo invita a mettersi alla sequela di Cristo.
Una sequela esclusiva che coinvolge tutta la sua vita.
La vocazione al sacerdozio è “dono e mistero”.
Nessuno può accampare il diritto di essere presbitero.
Solo l’amore di Dio fonda la chiamata al sacerdozio.
Dio chiama in maniera libera.
Il giovane chiamato al sacerdozio si trova al centro di un mistero di amore in cui si gioca tutta la sua vita.
Il giovane che risponde di sì a Dio entra in un circuito di responsabilità ecclesiale che non lo abbandonerà più per tutta la vita.
Il sacerdozio non è un mestiere a tempo, ma un ministero per sempre “sacerdos in aeternum”.
La formazione è un dovere che il giovane assolve vivendo integralmente l’esperienza educativa del Seminario che nel suo progetto formativo mira a fare del giovane vocato un degno ministro dell’altare.
 
Giovani speciali?
 
Il seminarista è un giovane del nostro tempo.
Coloro che approdano al Seminario sono sempre più spesso giovani dalla personalità strutturata, con un vissuto umano di tutto rispetto.
Sono figli di questo tempo: portano in loro i drammi e le tragedie dei giovani di oggi che agli occhi di tanti appaiono superficiali, parassiti, indecisi, storditi, frivoli, ansiosi.
Lo specifico che li stacca dagli altri giovani e li fa essere in un certo senso “speciali” sta nell’aver preso sul serio la voce percepita nell’intimo del proprio cuore: “vieni e seguimi”.
Pertanto il tempo, le energie, i pensieri, tutto il proprio essere hanno un solo obiettivo: raggiungere la meta del sacerdozio.
 
Giovani per…
 
Il sacerdozio si qualifica e si specifica nella dimensione per, nel servizio a Dio e ai fratelli.
Cristo servo oggi è presenza specialissima d’amore per il ministero dei sacerdoti che del servizio hanno fatto lo scopo della loro vita:
una vita vissuta al servizio del bene,
consumata per i fratelli,
spesa per il Vangelo,
dedicata a Dio.
Il sacerdote è votato al servizio. Servizio alla verità che in nome di Cristo compie in fedeltà alla Parola che l’ha raggiunto.
Non trovi esaltante questo modo di essere? Non ti appassiona? Non ti affascina?
La vita la viviamo una volta sola e vale la pena di viverla al meglio.
Giudicate voi se non è bello vivere una vita così impegnata, così utile agli altri: una vita donata!
 
 
Siate giovani con un cuore di carne.
 
Non indurite il vostro cuore, non corazzatelo, non rendetelo impenetrabile alle sollecitazioni dello Spirito.
Le lusinghe di un mondo fatuo e bugiardo tentano di affascinarvi ma voi non dovete cadere nella trappola e seguire le mode come pecore matte le mode.
Siate voi stessi e costruite il vostro futuro nella verità.
Gli interrogativi fondamentali della vita non vi facciano paura, sappiateli affrontare con la serenità e la pace del cuore di chi non si nasconde dietro un dito.
Lasciate che il cuore si riscaldi al fuoco della verità che risplende come luce vivissima nel mistero di Cristo Gesù.
 
Vieni e seguimi…
 
Ti sei chiesto perché alcuni giovani andando controcorrente lasciano tutto per seguire Gesù in vista dell’esaltante esperienza del sacerdozio cattolico?
Il sacerdozio ha origine in una chiamata.
Fu così per gli apostoli, per Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni, Matteo e tutti gli altri “all’istante, abbandonate le reti lo seguirono” (Mt 4,18), “[Matteo], alzatosi, si mise a seguirlo” (Mt 9,9). Se dovessi anche tu sentire questa chiamata non hai che rivolgerti al tuo parroco il quale ti aiuterà a capire la volontà di Dio nei tuoi riguardi.
I superiori del Seminario sono sempre a tua disposizione.
Puoi far tesoro dei momenti formativi organizzati dal Seminario per un sereno e serio discernimento vocazionale.
 
 
 
 
Prega con me.
 
O Vergine Maria
Madre del sommo, eterno ed unico Sacerdote Cristo Gesù,
tu che accogliesti e accompagnasti
dalla nascita fino alla croce
il Verbo fattosi carne nel tuo seno verginale,
accoglici come tuoi figli
e accompagnaci con il tuo materno amore
nel compiere un sereno e serio discernimento vocazionale.
La vita è mistero:
sia per grazia del Signore
mistero di luce e di amore.
Aiutaci a scoprire la gioia
di una vita donata per amore.
Insegnaci ad essere usati
perché venga il Regno di Dio sulla terra.
Presenta tu, o Madre, a Dio nostro Padre
questa nostra preghiera
perché il Padre,  il Verbo e il divino Spirito
siano da noi adorati, amati e serviti
nel tempo e nell’eternità.
Amen.  
 
+ Francesco Miccichè
Vescovo
 
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